Lo sciopero del pubblico impiego indetto domani dall’Unione Sindacale di Base (Usb) non ha subito alcuna limitazione da parte della commissione di garanzia, diversamente da quanto è accaduto invece a quello indetto da Cgil e Uil. E tuttavia ieri il sindacato di base ha denunciato l’«oscuramento mediatico, dal forte sapore di censura» di questa protesta contro la legge di bilancio e ha rilanciato la lotta per modificare profondamente la legislazione italiana sugli scioperi che danneggia un diritto costituzionale dei lavoratori. Per questo ha organizzato una manifestazione in via Giuseppe Gioacchino Belli nel quartiere Prati di Roma, sotto la sede di una società che lavora per conto della Lega.

Obiettivo della protesta era il vicepremier leghista e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini che sta attaccando in queste ore il diritto allo sciopero. «La legislazione anti-sciopero è la più dura e repressiva in Europa. La commissione di Garanzia negli anni l’ha ulteriormente irrigidita stabilendo regole arbitrarie con l’avallo dei sindacati confederali che oggi ne riscoprono, improvvisamente, l’importanza. Ed è proprio sulla base di queste regole, non definite per via parlamentare e quindi sostanzialmente illegittime, che la Commissione invita oggi le organizzazioni sindacali che hanno promosso lo sciopero del 17, Cgil e Uil, a rimodularlo. La Commissione si arroga ancora una volta il ruolo tutto “politico” di valutare il carattere degli scioperi ed esercita una funziona che non gli compete – sostiene Usb – La Commissione di Garanzia sulla legge 146 nel corso di questi decenni ha ampiamente abusato dei suoi poteri, stabilendo arbitrariamente regole e vincoli. Ed è proprio su queste limitazioni, decise unilateralmente, che la Commissione ha subito in tribunale la prima condanna rispetto ad una sua delibera restrittiva adottata riguardo il trasporto locale».

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Un campanello d’allarme su questo orientamento, culturale e politico, nell’interpretazione del diritto di sciopero strumentalizzato dal governo, era già suonato il 29 settembre scorso. Anche in quel momento Salvini era intervenuto, senza consultare la Commissione, per imporre una riduzione dello sciopero nazionale del trasporto locale indetto da Usb, adducendo come motivazione la concomitanza della Ryder Cup. Singolare spiegazione: l’evento in questione si teneva a Roma, lo sciopero però era nazionale.

Altre scadenze si preparano: lo sciopero del trasporto aereo indetto da Usb il 24 novembre per il rinnovo contrattuale degli handlers; il 27 novembre ci sarà lo sciopero del trasporto locale indetto da Usb, Al e Adl Cobas, Cobas Lavoro Privato, Sgb e Cub.