Tre seguitissimi influencer conservatori statunitensi, Tim Pool, Dave Rubin e Benny Johnson, hanno rilasciato delle dichiarazioni per difendersi dalle accuse del dipartimento di Giustizia secondo cui una società americana che si occupa di creazione di contenuti online, e alla quale tutti e tre sono associati, avrebbe ricevuto quasi 10 milioni di dollari da dipendenti dei media statali russi per pubblicare video contenenti messaggi favorevoli agli interessi e all’agenda di Mosca, inclusi quelli riguardanti la guerra in Ucraina. LE AGENZIE di intelligence Usa hanno concluso che il Cremlino, nonostante le dichiarazioni di Putin, preferisce un futuro con Donald Trump alla Casa...