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Uragano Ian, la Florida si prepara all’impatto. 2.5 milioni di persone evacuate

Uragano Ian, la Florida si prepara all’impatto. 2.5 milioni di persone evacuateIl molo di Ballast Point a Tampa, Florida, poco prima dell'impatto dell'uragano Ian – Ap

Stati uniti La rapida intensificazione della tempesta è un fenomeno che secondo gli scienziati sta diventando sempre più comune con l'avanzare della crisi climatica. Rimandata per l'allerta anche l'ultima udienza della Commissione d'inchiesta sul 6 gennaio

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 29 settembre 2022

Dopo aver causato catastrofi a Cuba, l’uragano Ian di categoria 4, con venti poco meno della forza di categoria 5, è arrivato sulla costa occidentale della Florida. Più di 2,5 milioni di persone erano state invitate a evacuare la zona per via della minaccia di inondazioni e mareggiate pericolose. Mentre scriviamo le proiezioni danno Ian sulla buona strada per colpire Tampa Bay, per la prima volta in 100 anni, visto che da allora il percorso degli uragani si è spostato a sud, nella zona di Miami

Questa volta, invece, l’allarme riguarda l’area che comprende Orlando e Daytona Beach, che nei giorni precedenti si sono preparate all’impatto. Scuole, supermercati, parchi a tema e ospedali hanno chiuso, centinaia di voli sono stati cancellati, la marina ha spostato le navi. Molte persone hanno deciso di barricarsi in case, molte altre, invece, hanno preferito cambiare aria, riversandosi a frotte su autostrade congestionate.
Il capo dei vigili del fuoco di Fort Myers Tracy McMillion, a fine mattina ha iniziato a chiedere si cittadini di non uscire più di casa.
“Ora è il momento di stare dentro, di comunicare con familiari e amici e far loro sapere dove si è – ha detto McMillion – non sappiamo esattamente quante persone stiano aspettando la tempesta fuori casa, ma nei rifugi sono arrivate circa 4.000 persone”.
A causa di Ian la Commissione della Camera che indaga sull’attacco  del 6 gennaio 2021 al Campidoglio ha posticipato l’udienza prevista per ieri, e che aveva lo scopo di chiudere la serie di udienze pubbliche avviate all’inizio di giugno.
La rapida intensificazione di Ian è un fenomeno che secondo gli scienziati sta diventando sempre più comune con l’avanzare della crisi climatica che fa alzare le temperature dell’oceano, ponendo le basi per un aumento del numero degli uragani ad alto impatto.
“Quello che sta arrivando è davvero all’estremo limite della velocità con cui le tempeste possono intensificarsi – ha detto alla Cnn Allison Wing, docente di scienze atmosferiche presso la Florida State University – Solo il 6% circa di tutti gli uragani, solitamente, ha questo tipo di intensificazione rapida, è qualcosa che per definizione dovrebbe essere un evento raro. A volte accade solo poche volte a stagione”, ma sembra che la tendenza stia cambiando e che stiamo diventando via via più frequenti.

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