Unione Popolare, la consegna delle firme sulla proposta di legge popolare sul salario minimo al Senato
Unione Popolare, la consegna delle firme sulla proposta di legge popolare sul salario minimo al Senato
Lavoro

Unione Popolare: 70 mila firme per un altro salario minimo

La proposta Unione popolare consegna la sua proposta di legge popolare. "E' una proposta migliorativa, ci aspettiamo che il parlamento la calendarizzi subito e che si apra una discussione nel paese e e nelle istituzioni". In parlamento si va verso lo stop alla proposta sul salario minimo delle opposizioni, lo scontro. Passa la delega al governo.
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 29 novembre 2023

Mentre il governo Meloni ha fatto sparire la questione salari dall’agenda politica, e in commissione Lavoro alla Camera la proposta di legge delle opposizioni sarà trasformata in una legge delega, ieri Unione Popolare ha presentato in Senato circa 70 mila firme in 15 scatoloni a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per un salario minimo di 10 euro.

È una proposta diversa da quella di 9 euro presentata dalle opposizioni parlamentari. La differenza non riguarda solo l’importo perché è prevista la rivalutazione automatica per recuperare l’inflazione. Gli aumenti sarebbero a carico dei datori di lavoro e il mancato rispetto della norma sarà duramente sanzionato.

«È una proposta migliorativa – sostiene Luigi De Magistris – La legge di iniziativa popolareè un grande valore di militanza politica, ci aspettiamo che il parlamento la calendarizzi subito e che si apra una discussione nel paese e e nelle istituzioni e che le opposizioni parlamentari possano convergere su questa legge».

«È una misura coerente di lotta contro il lavoro povero e sottopagato che ci sembra più seria di quella avanzata dalle opposizioni parlamentari nel dare attuazione all’articolo 36 della Costituzione» sostiene Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista.

«Quando si discute su come combattere il patriarcato, si parla in astratto – sostiene Giuliano Granato di Potere al popolo – Un salario minimo di 10 euro è invece una misura concreta. Se oggi una donna non può uscire da una situazione di violenza e dipendenza è anche perché in Italia le donne guadagnano ancora molto meno degli uomini: questa è violenza economica».

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