Un’alleanza unitaria per il diritto alla casa
«Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini esprimono una forte preoccupazione per la situazione abitativa del paese, caratterizzata dai pesanti riflessi della emergenza sanitaria, dalla ripresa generalizzata delle […]
«Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini esprimono una forte preoccupazione per la situazione abitativa del paese, caratterizzata dai pesanti riflessi della emergenza sanitaria, dalla ripresa generalizzata delle […]
«Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini esprimono una forte preoccupazione per la situazione abitativa del paese, caratterizzata dai pesanti riflessi della emergenza sanitaria, dalla ripresa generalizzata delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole (che si stimano dai 130 mila ai 150 mila), dalle decine di migliaia di esecuzioni immobiliari sulla prima casa, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione, già proibitivi, dei rincari dal 60 al 100% delle utenze domestiche, oltre al dato di ripresa dell’inflazione stimato dal 4 al 6 %». Comincia così il documento rivolto al governo da alcuni tra i principali sindacati degli inquilini e i confederali. Uno schieramento così ampio non si mobilitava dal 1969, anno dell’autunno caldo e dello sciopero generale per il diritto all’abitare. Le organizzazioni chiedono monitoraggio degli sfratti, misure di sostegno degli affitti, risorse agli enti locali per la casa, una banca dati degli immobili da recuperare a uso abitativo, piani di edilizia sociale, norme più stringenti sulle locazioni a uso turistico, sgravi fiscali per giovani inquilini. Dopo alcuni giorni di iniziative decentrate in giro per l’Italia, i sindacati manifesteranno il 22 marzo a Roma, davanti al ministero delle infrastrutture.
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