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Un’ala destra? No, sono un democratico

Un’ala destra? No, sono un democratico

Carta dei valori Sul dibatto interno al Partito Democratico

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 4 dicembre 2022

Ieri sul manifesto coloro che si sono pronunciati contro certe modifiche alla Carta dei Valori del Pd sono stati definiti «ala destra». Anche io ho criticato il modo in cui procede la discussione in un comitato che peraltro ritengo non adeguato, a prescindere dai componenti, al tipo di operazione costituente che servirebbe. Io non mi sento un’«ala destra».

Mi sento un democratico approdato a una cultura politica che mette insieme finalmente dopo due secoli di contrapposizione i diritti della persona e i diritti delle classi più umili. Mi sento un socialista, che ha amato il Pci, che ha compreso la profondità di certi valori del pensiero liberale. Potrei dire, ma sarebbe una definizione insufficiente, un socialista liberale, del nuovo secolo e col peso dei 60 anni che mi porto sul collo con tutti miei dubbi. Vengo da una famiglia di lavoratori e so quello che vuol dire il termine proletario. Eppure non sono un’«ala destra». Sono un «democratico».

E non perché invochi un metodo borghese per far funzionare lo Stato ma perché credo a una democrazia integrale che entra nella sfera economica, politica, finanziaria, sociale. Non c’è niente di più forte, oggi, che definirsi democratici. E voglio uno strumento di lotta che sia permeabile, anche da chi non ne fa parte ma vuole partecipare a suo modo e con la sua autonomia alla lotta per la democrazia integrale, senza essere fagocitato da correnti.

Voglio un partito che sia anche un movimento. Il Pci era un partito-movimento e troppo spesso lo dimentichiamo e pur nella inamovibilità del suo nome ha avuto molti cicli di vita. Adesso è il momento di un nuovo ciclo di vita dei democratici. Coloro che mettono al centro la dignità collettiva e delle persone. Insieme.

Perché io voglio lottare per chi sta dietro e chi sta sotto ma anche per la donna o l’uomo più ricco del mondo che rischiasse di essere stroncato per il colore della sua pelle, per il suo credo religioso, per il suo orientamento sessuale.

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