Le elezioni europee di giugno possono cambiare lo scenario dell’Unione, e a giudicare da quanto si osserva, questo cambiamento potrebbe portare ulteriore acqua ai mulini del populismo, dell’autoritarismo e dell’intolleranza. La società civile europea che si occupa delle politiche delle droghe ne è consapevole, e chiama i candidati al Parlamento Europeo a una precisa responsabilità: non solo per impedire un ritorno indietro rispetto alle attuali posizioni comunitarie, ma soprattutto per favorire un processo di riforma, di decriminalizzazione e sperimentazione di politiche alternative. Il Manifesto per una politica delle droghe che renda l’Europa più sicura, più sana e più giusta, promosso...