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Una legge per proteggere la comunità Lgbt americana

Una legge per proteggere la comunità Lgbt americana – Getty Images

Stati Uniti Atleti e atlete transgender sotto attacco negli stati repubblicani

Pubblicato più di un anno faEdizione del 9 aprile 2023

Visti gli attacchi di cui sono diventati bersaglio, per assicurarsi che gli atleti transgender siano tutelati legalmente l’amministrazione Biden ha annunciato una proposta di legge che limita il potere delle scuole di vietare loro di entrare nelle squadre sportive del genere in cui si riconoscono, invece di quello biologico.

Ad annunciarlo è stato il dipartimento dell’Istruzione, sottolineando che la discriminazione sessuale verrà vietata in tutte le scuole finanziate dal governo federale.

In realtà sarebbe già così: la legge nota come Titolo IX tutela le donne dalle discriminazioni: ora il governo vuole estendere la sua protezione ad atlete e atleti transgender. Il Titolo IX, che ha appena compiuto 50 anni, ha avuto un ruolo chiave per promuovere l’equità di genere nell’atletica e nella prevenzione delle molestie sessuali nei campus. Era stata firmata il 23 giugno 1972 da Richard Nixon, dopo essere stata sponsorizzata al Congresso dalla deputata Patsy Mink, democratica delle Hawaii e prima donna di colore eletta alla Camera degli Stati uniti.

Una protezione che ora è provvidenziale come punto di partenza per la comunità transgender, in un momento in cui i suoi diritti sono costantemente sotto attacco e 20 stati Usa hanno già introdotto misure talmente aggressive da risultare persecutorie.

L’ultima mossa, e la più controversa, arriva dal Kansas che ha vietato agli atleti transgender gli sport femminili nelle scuole, dall’asilo all’università, con l’appoggio dei repubblicani e contro la volontà della governatrice democratica Laura Kelly. I deputati Gop che spingono per l’approvazione di questa legge hanno infatti ignorato il terzo veto in 3 anni di Kelly, che sicuramente si opporrà di nuovo, in un braccio di ferro continuo fra Camera e governo.

La misura approvata dai deputati del Kansas è stata scritta per impedire alle persone transgender di utilizzare i bagni pubblici, di cambiare il nome o il genere sulla patente di guida, di utilizzare gli spogliatoi e qualsiasi struttura il cui uso è associato all’identità di genere, e di unirsi alla squadra del genere in cui si riconoscono.

Introducendo questa legge i repubblicani del Kansas hanno praticamente affermato che il genere è una questione solo biologica, e hanno specificato che per applicarla sarà necessario un esame fisico, che include un’«ispezione genitale». Una vicenda non archiviabile come tendenza locale e isolata: sono centinaia le proposte di legge simili che i repubblicani hanno implementato nel corso dell’anno.

A volte però un aiuto alla tutela dei diritti arriva da fonti inaspettate. La Corte Suprema a maggioranza super conservatrice ha rifiutato un caso riguardante una legge del West Virginia, che avrebbe vietato alle ragazze transgender di far parte delle squadre scolastiche femminili. La richiesta ai giudici di esprimersi sulla legge era arrivata sul “registro d’emergenza” della Corte, soprannominato il registro ombra perché le decisioni vengono prese senza essere discusse, con poche o nessuna spiegazione. Ma stavolta la Corte superconservatrice ha deciso di non intervenire.

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