Quando i manifestanti di Hong Kong il 21 luglio 2019 hanno imbrattato con vernice nera l’emblema dello stato cinese che campeggia l’ingresso del Liaison Office di Hong Kong, il principale ufficio dell’autorità cinese, Pechino ha visto in pericolo la sua pretesa sulla città. Nell’anno in cui migliaia di hongkonghesi sono scesi in strada, spinti dall’esigenza di frenare l’approvazione del disegno di legge sull’estradizione in Cina, e dalla richiesta di maggiore democrazia, il Partito comunista cinese stava lavorando a una misura per porre fine ai disordini della città, indicane una traiettoria futura. POCO PRIMA della mezzanotte del 30 giugno 2020, il...