«Ma Rıhna Nehna Hon»: non ce ne siamo andati, siamo qui. Domenica 6 agosto, a sei mesi dal sisma che ha devastato gran parte della Turchia sudorientale, e in particolare la città di Antiochia, una marcia di un centinaio di persone si è incamminata lungo la strada che dal villaggio di Dikmece scende verso la città, tra campi di grano e uliveti. I manifestanti, abitanti del paese e attivisti, brandivano ramoscelli di ulivo, basilico e alloro, scandendo lo slogan nel dialetto arabo locale. Non si tratta solo di una commemorazione: è una protesta. I terreni sui pendii ai due lati...