Ankara rimuove altri 3 sindaci del partito curdo turco Dem
Epurazioni in Turchia Il ministero degli interni turco ha rimosso i sindaci di Mardin, Batman e Halfeti, tutti membri del partito curdo turco Democrazia e uguaglianza (Dem). Nel comunicato diffuso dal dicastero si […]
Epurazioni in Turchia Il ministero degli interni turco ha rimosso i sindaci di Mardin, Batman e Halfeti, tutti membri del partito curdo turco Democrazia e uguaglianza (Dem). Nel comunicato diffuso dal dicastero si […]
Il ministero degli interni turco ha rimosso i sindaci di Mardin, Batman e Halfeti, tutti membri del partito curdo turco Democrazia e uguaglianza (Dem). Nel comunicato diffuso dal dicastero si dice che la misura è «temporanea» e che i tre municipi sono stati sottoposti ad amministrazione fiduciaria e assegnati ai governatori regionali.
UFFICIALMENTE, i tre sindaci sono stati rimossi perché sotto processo per «affiliazione a un’associazione terroristica armata». Nello specifico: Ahmet Türk di Mardin è stato esautorato dalle sue funzioni per una condanna in primo grado a 10 anni per il «caso Kobane», Gülistan Sönük di Batman e Mehmet Karayılan di Halfeti per un caso simile per cui l’accusa ha chiesto sei anni. La scorsa settimana, il governo di Ankara aveva anche allontanato Ahmet Özer, del distretto di Esenyurt di Istanbul, un membro del principale partito di opposizione, il Partito Popolare Repubblicano (Chp) a causa di un’indagine per «terrorismo» nei suoi confronti.
IN UNA DICHIARAZIONE di condanna delle rimozioni, Dem ha parlato di «colpo di stato contro la volontà del popolo» e ha accusato i vertici turchi di «perseverare in questi ripetuti tentativi di golpe fiduciario, che vengono sconfitti in ogni elezione, è un chiaro segno di esaurimento politico». Il partito curdo turco ha anche sottolineato che la mossa coincide con l’anniversario del 4 novembre 2016, quando il governo ha arrestato i leader del Partito Democratico dei Popoli (Hdp) e numerosi parlamentari. In risposta alle rimozioni dei sindaci, ieri i militanti curdi di Dem hanno manifestato di fronte ai municipi delle tre città colpite dai provvedimenti.
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