Guerra a Kiev, ma spunta uno spiraglio
Alla stazione di Kiev, in cerca di una via di fuga – Ap
Internazionale

Guerra a Kiev, ma spunta uno spiraglio

NO WAR Gli aggiornamenti sulla crisi in Ucraina del 25 febbraio 2022

Pubblicato più di 2 anni fa

– E con questo colpo di scena a tarda sera, in chiusura in tipografia, terminiamo l’aggiornamento. Grazie per averci seguito. Buonanotte e a domani –

22.40 – Un portavoce del presidente Zelensky ha affermato che l’Ucraina è pronta da subito a un cessate il fuoco e a colloqui di pace con la Russia. Ha aggiunto che ufficiali ucraini e russi sono attualmente in contatto per discutere su tempo e luogo dei colloqui.

“L’Ucraina era e rimane pronta a parlare di cessate il fuoco e di pace. Questa è la nostra posizione costante. Abbiamo risposto in accordo alla proposta del Presidente della Federazione Russa. Direttamente in queste ore, le parti si stanno consultando sul luogo e l’ora del processo negoziale. Prima inizia la trattativa, più possibilità ci saranno di ripristinare una vita normale” ha affermato Sergii Nykyforov su Facebook. Zelensky avrebbe proposto a Israele di ospitare i negoziati e al primo ministro Bennett di fare da mediatore con la Russia. 

22.15 – Secondo il ministero della Difesa di Mosca, le truppe russe sono entrate a Melitopol, cittadina a sud a metà strada tra la Crimea e Maripol (Ria).

19.45 – Esplosioni a Kiev.

19.30 – L’agenzia Bloomberg ha fatto qualche conto sulle sanzioni contro la Russia: 22 miliardi di euro di prestiti di banche russe ad aziende non russe (che non potranno quindi essere rinnovati), 10 miliardi di euro invece i prestiti ricevuti da aziende russe da parte di banche internazionali. Le azioni delle due principali banche russe, Sberbank e Vtb, hanno perso metà del loro valore nell’ultima settimana.

19.20 – Continuano le manifestazioni popolari contro la guerra a Mosca e in altre città russe. Arresti. (Forse non a caso oggi le autorità hanno limitato l’accesso a Facebook, a volte utilizzato per posizioni “dissidenti” rispetto alla linea ufficiale, ndr).

19 – La Nato ha annunciato un rafforzamento dei propri contingenti militari nei paesi dell’Est, ma “tutte le misure – ha detto il segretario generale Stoltenberg – rimarranno preventive, proporzionate e non dirette a una escalation”. Stoltenberg ha anche annunciato che aumenterà la fornitura di armi all’Ucraina, incluse quelle anti-aeree.

18.30 – La Ue congela i beni di Putin e Lavrov. Il consiglio Ue ha approvato il congelamento di tutti i beni posseduti in Europa da Vladimir Putin e Sergei Lavrov. Oltre a Putin, “gli unici altri leader mondiali colpiti da questa sanzione sono il siriano Assad e il bielorusso Lukashenko”, ha detto il ministro degli esteri della Commissione Ue Josep Borrell.

18.20 – Il presidente Zelensky ha pubblicato un video in cui, circondato da alcuni ministri, esce all’aperto a Kiev, assicurando che è ancora nella capitale. Successivamente, ha fatto sapere di una telefonata con Biden di 40 minuti in cui riferisce che si è discusso di sostegno militare concreto, inasprimento delle sanzioni e una coalizione anti-guerra.

17.30 – L’agenzia per le comunicazioni russa (Roskomnadzor) ha annunciato che limiterà parzialmente l’accesso a Facebook per “violazioni della libertà di espressione” (Bbc). L’accusa al social network americano è di limitare la circolazione di notizie provenienti da siti vicini al Cremlino.

17.20 – La Russia estromessa anche da Eurovision, la gara canora che quest’anno si terrà a Torino.

16.45 – La Russia estromessa dal Consiglio d’Europa. “Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia ha la presidenza, ha preso la decisione di estromettere dalla propria membership la Federazione Russa, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto del Consiglio d’Europa. L’Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell’inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presidente in esercizio del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. La Russia è uno dei 47 membri dell’organismo per i diritti umani dal 1996. È stata espulsa dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa per l’annessione della Crimea nel 2014, ma è stata reintegrata nel 2019 con pieni diritti.

16.15 – «I possibili negoziati a Minsk possono iniziare in qualsiasi momento», ma «non cancellerebbero l’operazione speciale russa in Ucraina». Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax. Ma prima «Kiev deve decidersi, o parla con il nostro Paese o accusa il nostro Paese», ha aggiunto Mosca, sottolineando che è troppo presto per indicare a che livello una delegazione russa potrebbe partecipare ai colloqui.

15.50 – Putin invita le truppe ucraine a prendere il potere: “Esorto l’esercito ucraino a non permettere che civili e bambini vengano usati come scudi umani da neonazisti e banderiti (da Stepan Bandera, ndr), prendete subito il potere nelle vostre mani. E’ più facile trovare un accordo tra noi e voi che con quella banda di drogati e neonazisti che governa a Kiev” (sic).

15.40 – Il governo ucraino afferma di aver distribuito 18.000 mitra alla popolazione di Kiev per sostenere la difesa della città. Ha invitato i cittadini a fabbricare molotov da tirare su eventuali mezzi russi e ha chiesto di non filmare i movimenti delle truppe regolari per non facilitare il nemico.

Soldato caduto a Kharkiv, foto Ap

 

15.25 – Le attuali autorità ucraine sono «prive di sovranità», dice la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Il regime di Kiev, queste persone fantoccio che si sono autoproclamate i governanti di questa terra, umiliando la dignità delle persone e deridendola, sono privi di qualsiasi sovranità». La Russia spera che il popolo ucraino «si liberi dal giogo del governo nazionalista che sfrutta il Paese nell’interesse di attori stranieri, e cominci a vivere una vita piena e sovrana». (dichiarazioni che stridono con le presunte aperture del portavoce del Cremlino, vedi sotto ore 14, ndr)

14.10 – L’Unione europea si prepara a congelare i beni in Europa del presidente russo, Vladimir Putin, e del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ma non saranno sottoposti a divieto d’ingresso nell’Ue per lasciare aperta la porta della diplomazia (Financial Times). Ci muoveremo “più velocemente possibile”, ha detto una fonte europea alla Reuters, specificando che “non è escluso” che si parli anche di “molti altri oligarchi russi”.

14 – il Cremlino apre a colloqui sulla neutralità dell’Ucraina, inclusa la demilitarizzazione del paese. La Russia è pronta a inviare una delegazione a Minsk per colloqui con l’Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. «Come sapete, oggi il presidente dell’Ucraina Zelensky ha annunciato la sua disponibilità a discutere dello status neutrale dell’Ucraina», ha riferito. «In risposta, Vladimir Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti dei ministeri di Difesa ed Esteri e dell’amministrazione presidenziale per negoziati con la delegazione ucraina». Il ministro degli Esteri Lavrov ha dichiarato poco prima che «La Russia è pronta a colloqui con l’Ucraina non appena loro deporranno le armi». Poco prima (vedi sotto 12.50) il presidente Zelensky aveva chiesto un negoziato ma non aveva chiarito su quali basi.

13.20 – la Formula1 annuncia l’annullamento del gran premio di Russia previsto a settembre a Sochi.

13 – Xi Jinping avrebbe detto a Putin di “sostenere la Russia nei suoi sforzi di risolvere la crisi ucraina attraverso il dialogo”. Il presidente Xi Jinping, nel colloquio avuto con l’omologo Vladimir Putin, ha ribadito che “la posizione fondamentale della Cina è di rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi e degli scopi e dei principi della Carta dell’Onu”. Pechino, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv, “è disposta a collaborare con la comunità internazionale per sostenere un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e per salvaguardare il sistema internazionale con l’Onu al centro”.

Sempre secondo Cctv, Putin avrebbe detto a Xi Jinping che è disponibile a “negoziati di alto livello con l’Ucraina”.

12.50 – Il presidente ucraino Zelensky accusa i governi europei di non fare abbastanza per l’Ucraina e ha chiesto ai popoli di manifestare per fare pressione sui propri vertici istituzionali. Ha poi invitato il presidente Putin a fermare l’aggressione e riprendere i negoziati.

12.45 – Vladimir Putin “non ha mai dichiarato qual è il suo obiettivo finale. Sta sempre dicendo che vuole prevenire un genocidio, qualcosa totalmente senza senso perché lui ne sta commettendo uno o è in procinto di farlo” e mentre “parla di liberare l’Ucraina dal nazismo, lui si sta comportando come un nazista“. Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa.

12.40 – Il papa si è recato personalmente nell’ambasciata russa presso la santa Sede in via della Conciliazione (a due passi da San Pietro) per invitare alla pace. Si è trattenuto per circa mezz’ora con l’ambasciatore russo.

12.30 – La situazione militare finora. Si combatte nella capitale e su tutti e tre i fronti. A nord nella strada che da Chernobyl porta a Kiev. A est a Kharkiv e nella regione di Sumy (città già in mano ai russi). Qui la resistenza ucraina sembra più forte, dopo otto anni di trincee. L’esercito russo tenta manovre di aggiramento. A sud bombardamenti in tutta la regione, da Odessa fino alle regioni di Donbass e Lugansk. A ovest sono in corso sporadici bombardamenti russi soprattutto su aeroporti e postazioni antiaeree. Non sembra tuttavia che la Russia abbia schierato tutte le truppe e le forze ammassate ai confini nelle scorse settimane.

Il momento in cui una giornalista ucraina della Bbc scopre che esattamente la sua casa è stata bombardata a Kiev:

12.25 – Colloquio Putin-Assad, la Siria appoggia le operazioni militari russe. La Russia finora ha raccolto un certo grado di consenso da Myanmar, Iran, Venezuela, Siria e ovviamente Bielorussia. Dubbi sulle sanzioni invece in India, che dipende fortemente da Mosca soprattutto per gli approvigionamenti di fertilizzanti per la propria agricoltura e per la spesa militare.

Benevola ma complessa neutralità dalla Cina. In mattinata Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Xi Jinping (fonte Cctv).

11.50 – L’Ue sta lavorando a un terzo pacchetto di sanzioni contro Mosca (dopo il secondo pacchetto di ieri sera e il primo deciso dopo l’invasione della Crimea, ndr). Lo annuncia in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel

11.40 – Convocata per oggi alle 18 a Roma una fiaccolata per la pace dal Campidoglio al Colosseo. Domattina alle 11, sempre a Roma, sit-in a piazza santi Apostoli.

11.20 – La Russia ha preparato un pacchetto di sanzioni di ritorsione contro l’Occidente. Lo ha detto il presidente della Duma, citato dall’agenzia governativa russa Tass.

Il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov ha inoltre affermato che Mosca riconosce Zelensky come legittimo presidente dell’Ucraina (il che stride con le dichiarazioni di Lavrov, vedi sotto, ndr), comunicando che Putin potrebbe intervenire oggi al Consiglio di sicurezza dell’Onu (Guardian)

11 – Lavrov: “Kiev ha preso strada della russofobia e del genocidio”. “Durante tutti questi anni la popolazione delle vostre repubbliche è stata molestata e attaccata quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio”. Lo ha detto, citato dall’agenzia Interfax, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un incontro con i rappresentanti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.

Nella successiva conferenza stampa, Lavrov ha affermato che la Russia “non ha nessuna intenzione di occupare l’Ucraina” e ha aggiunto di non considerare l’attuale governo ucraino come democratico: “Siamo in Ucraina per liberare il paese dal nazismo”.

Lavrov ha ribadito le richieste russe all’Ucraina: deve diventare un paese demilitarizzato e restare fuori dalla Nato.

Leggi l’aggiornamento in esclusiva di stamattina da Kiev di Sabato Angieri

Una donna in lacrime dopo un bombardamento missilistico sul proprio condominio a Kiev nella notte tra il 24 e il 25 febbraio 2022 foto Emilio Morenatti /Ap

 

10.45 – Il presidente del consiglio Mario Draghi riferisce alla Camera dei deputati sulla crisi ucraina: “L’offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina: il Ministero dell’Interno ucraino registra vittime civili. Le immagini a cui assistiamo – di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane – sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l’Ue. Voglio esprimere ancora una volta la solidarietà del popolo e del governo italiano alla popolazione ucraina e al presidente Zelensky. Il ritorno della guerra in Europa non può essere tollerato”.

“La crisi di portata storica che l’Italia e l’Europa hanno davanti – ha avvertito Draghi – potrebbe essere lunga e difficile da ricomporre, anche perché sta confermando l’esistenza di profonde divergenze sulla visione dell’ordine internazionale mondiale che non sarà facile superare”.

10.40 – Il ministero degli Esteri turco ha respinto la richiesta ucraina di bloccare gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli alle navi russe, affermando che non può impedire alle navi russe di tornare nelle proprie basi. In caso, potrebbe impedire il transito solo verso il Mar Mediterraneo. La questione dunque resta di difficile soluzione, considerato anche che la Turchia è il secondo paese della Nato (Bbc)

10.37 – Il ministero della Difesa russo ha confermato che sta occupando l’ex centrale nucleare di Chernobyl per “tenerla al sicuro da terroristi e gruppi nazionalistici”. I livelli di radioattività nella zona sono nella norma e il personale è al lavoro come sempre (Bbc).

10.35 – La Uefa ha condannato le azioni militari russe e ufficializzato lo spostamento a Parigi della finale di Champions League prevista a San Pietroburgo. Tutti gli incontri di calcio tra squadre ucraine e squadre russe saranno svolti in campo neutro.

10.30 – Spari nella «zona governativa» di Kiev. Forti esplosioni a Kharkiv, la seconda città del paese, a Est. (Ap)

10.25 – Il comandante generale dell’esercito ucraino Yuri Galushkin ha diramato la richiesta a qualunque cittadino ucraino maggiorenne di presentarsi nei distretti militari: “Abbiamo bisogno di tutti, portate solo la vostra carta d’identità” (Bbc)

10.20 – Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha detto che “escludere la Russia dal sistema di pagamenti interbancari Swift è l’ultima risorsa”. Germania e Italia mantengono un approccio “incrementale” alle sanzioni (Reuters).

10 – Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace alla Bbc: “Non ho intenzione di scatenare una guerra europea ma aiuterò l’Ucraina a combattere strada per strada con ogni equipaggiamento militare riusciremo a fornirle. Putin non è razionale, pensa che i paesi baltici non siano veri stati sovrani, va fermato”.

9.50 – Cina contraria alle sanzioni. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha detto che la Cina “si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia… Gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011”, strumenti “non fondamentali e inefficaci per risolvere i problemi”.

foto Ap e Getty Images

9.45 – La Russia ha annunciato la chiusura del proprio spazio aereo a tutti gli aerei collegati al Regno Unito. Il divieto si applica anche ai voli in transito.

9.30 – Le autorità di Kiev si aspettano per oggi un attacco corazzato con carri armati russi contro la città: “Sarà il giorno più difficile”.

9.20 – Il ministero della Difesa ucraino afferma che militari russi sono già dentro Kiev, sicuramente nel quartiere di Obolon a 9 km dal centro. Il governo incoraggia i cittadini a fare bombe molotov da usare contro le truppe russe. Le truppe russe avrebbero sequestrato mezzi militari ucraini e si starebbero muovendo camuffati con divise ucraine.

8.30 – Pesanti combattimenti di terra nelle città di Ivankiv e Dymer (a metà strada tra Chernobyl e Kiev, nel nord dell’Ucraina, un’ora dalla capitale). L’esercito ucraino ha fatto saltare un ponte per rallentare l’avanzata dei tank russi. Continuano i bombardamenti su Kiev.

Kiev all’alba del 25 febbraio 2022 – foto Getty Images

 

8 – Il presidente iraniano Ebrahim Raisi, nel corso di un colloquio telefonico con il capo di stato russo Vladimir Putin, ha detto che “un’espansione a est della Nato rappresenta una seria minaccia alla stabilità e alla sicurezza di Paesi indipendenti in varie aree” (agenzia Irna)

7.30 – Il generale Zaw Min Tun, portavoce della junta in Myanmar ha espresso il sostegno alla Russia nelle operazioni in Ucraina (New York Times).

7 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la continua aggressione russa contro il suo Paese ha dimostrato che le sanzioni imposte a Mosca dall’Occidente non sono sufficienti: “Questa mattina siamo soli a difendere il nostro stato, le maggiori potenze del mondo restano a guardare da lontano”. “Difendiamo la nostra libertà, la nostra terra. Abbiamo bisogno di assistenza internazionale concreta” – ha scritto su twitter Zelensky, aggiungendo di averne parlato con il presidente polacco Andrzej Duda e di una richiesta ai “Nove di Bucarest” per aiuti alla difesa, sanzioni, pressioni sull’aggressore. “Insieme – conclude – dobbiamo portare la Russia al tavolo dei negoziati. Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”.

6.30 – il governo ucraino ha ordinato la mobilitazione generale di tutti i cittadini maschi tra i 18 e i 60 anni. Non possono lasciare il paese e devono tenersi a disposizione delle autorità o entrare nella riserva.

Cittadini si rifugiano sotto le bombe a Kiev, foto Ap

Gli eventi della notte

Dopo sei ore e mezza di discussione, alle 2.30 di notte è finito il Consiglio europeo dei capi di stato e di governo (a cui ha partecipato Draghi). Von der Leyen ha detto che il pacchetto di sanzioni “include sanzioni finanziarie, mirate al 70% del mercato bancario russo e alle principali società statali, compresa la difesa”. Le misure restrittive concordate dai leader riguardano 5 settori, che compredono quello finanziario, l’energia (la raffinazione del petrolio), i trasporti, la tecnologia e i visti. “Putin deve fallire e fallirà”, ha detto la presidente della commissione europea.

Macron ha raccontato così la sua telefonata del 24 febbraio sera con Putin: “Ho avuto uno scambio rapido, franco e diretto con il presidente Putin su richiesta di Zelensky per chiedere la fine dei combattimenti e la possibilità di un colloquio tra il presidente ucraino e Putin. Zelensky non riusciva a contattarlo e io ho portato questo messaggio. Non ha avuto effetti, Putin ha scelto la guerra”.

A Kiev intanto si sono susseguiti per tutta la notte bombardamenti missilistici e attacchi aerei mirati soprattutto a terrorizzare la popolazione. Un aereo russo è stato abbattuto alla periferia di Kiev. La popolazione si è rifugiata nelle stazioni della metro e nelle cantine.

Il governo ucraino distribuisce armi leggere a chiunque le richieda. “Ora non abbiamo altra scelta che prendere le armi e combattere”, ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko.

Il presidente Zelensky ha detto che non lascerà l’Ucraina e ha affermato di essere l’obiettivo numero uno dei russi.

E’ previsto alle 15 (ora italiana) un vertice Nato straordinario in videoconferenza.

Le truppe russe entrate da nord (Chernobyl) e da est si stanno disponendo per circondare la capitale ucraina.

Code di ore e ore (fino a 15) per le migliaia di persone che attendono di passare ai confini ucraini con Polonia e Moldavia.

Canada, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera, Taiwan si uniscono alle sanzioni contro la Russia decise da Ue, Uk e Usa.

La sintesi del 24 febbraio, prima giornata di guerra

  • Alle 6 di mattina (le 5 a Kiev) la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina su tre fronti: sud, est e nord (Bielorussia). Le forze e le difese aeree ucraine sono state annientate in poche ore e per tutto il giorno si sono susseguiti combattimenti pesanti su territorio ucraino.
  • Tra gli eventi militari chiave della giornata l’occupazione russa dell’ex centrale nucleare di Chernobyl (a 2 ore da Kiev) e lo sbarco via elicottero di forze speciali russe negli aeroporti alla periferia della capitale. Decine di migliaia di cittadini ucraini hanno cercato di fuggire verso ovest (Polonia e Moldavia).
  • La condanna del mondo occidentale è stata immediata e unanime. Una serie di vertici internazionali (G7, Nato e Consiglio europeo) hanno concordato importanti iniziative contro la Russia, a cominciare da sanzioni pesanti contro l’economia e l’élite russa e bielorussa.
  • Le richieste ucraine, condivise dalla comunità internazionale, chiedono alla Russia un ritiro senza condizioni. La Russia ha minacciato pesanti ritorsioni contro qualunque paese interferisca con la guerra in Ucraina.
  • Una telefonata serale tra Macron e Putin non ha sortito alcun effetto sulle operazioni militari.
  • Decine di manifestazioni spontanee in tutto il mondo per la pace, incluse tante città russe. Migliaia di manifestanti russi sarebbero stati arrestati nel paese.

Tutte le notizie di ieri, 24 febbraio

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