Read the English version of this article

In alcuni degli studi pubblicati dal ministro della salute Orazio Schillaci nel 2018 al 2022 sono presenti anomalie, immagini utilizzate più volte per illustrare esperimenti diversi.

Ecco tutti gli errori nelle ricerche.

1. Nello studio intitolato “Prostate Osteoblast-Like Cells: A Reliable Prognostic Marker of Bone Metastasis in Prostate Cancer Patients” di Manuel Scimeca, Nicoletta Urbano, Rita Bonfiglio, Sarah Natalia Mapelli, Carlo Vittorio Catapano, Giuseppina Maria Carbone, Sara Ciuffa, Mario Tavolozza, Orazio Schillaci, Alessandro Mauriello e Elena Bonanno sulla rivista «Contrast Media & Molecular Imaging» nel 2018, gli autori utilizzano due volte la stessa immagine al microscopio nella figura 2. In un caso (figura 2f) viene riferita a cellule di pazienti di tumore senza metastasi, in un altro (figura 2h) a pazienti metastatici.

2. Nello studio «Microcalcifications Drive Breast Cancer Occurrence and Development by Macrophage-Mediated Epithelial to Mesenchymal Transition» firmato da Manuel Scimeca, Rita Bonfiglio, Erika Menichini, Loredana Albonici, Nicoletta Urbano, Maria Teresa De Caro, Alessandro Mauriello, Orazio Schillaci, Alessandra Gambacurta e Elena Bonanno pubblicato nel 2019 sull’International Journal of Molecular Sciences viene usata un’immagine relativa a cellule ossee contenute nelle metastasi di un tumore al seno.

Ma le immagini sono prese da una ricerca pubblicata sulla rivista Cell Death Discovery nel 2018 dedicata a uno studio sulle cellule ossee non firmato da Schillaci che non aveva nulla a che fare con le cellule di tumore al seno. Orazio Schillaci si dichiara responsabile della validazione, della revisione e della correzione dello studio.

3. Nello studio «18F–Choline PET/CT Identifies High-Grade Prostate Cancer Lesions Expressing Bone Biomarkers» di Nicoletta Urbano, Manuel Scimeca, Antonio Crocco, Alessandro Mauriello, Elena Bonanno e Orazio Schillaci pubblicato sul Journal of Clinical Medicine nel 2019, nella figura 2 la stessa immagine viene usata per testimoniare la presenza di cellule prostatiche positive alla proteina BMP-2 e la presenza di cellule tumorali positive al recettore della vitamina D.

In questo studio Schillaci è responsabile della supervisione, dell’ideazione, della ricerca, della validazione e della prima stesura dello studio e ne è il «corresponding author», cioè l’autore da contattare per approfondimenti e spiegazioni.

4. Nello studio «Breast-Specific Gamma Imaging with [99mTc]-Sestamibi: An In Vivo Analysis for Early Identification of Breast Cancer Lesions Expressing Bone Biomarkers», Nicoletta Urbano, Manuel Scimeca, Carmela Di Russo, Elena Bonanno e Orazio Schillaci pubblicato sul Journal of Clinical Medicine nel 2020 compare un’immagine già usata per dimostrare la riuscita di un altro esperimento pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences nel 2019.

La figura 2C dello studio del 2020 si riferisce a cellule tumorali positive all’estrogeno esaminate al microscopio elettronico, mentre l’identica figura nello studio del 2019 era riferita a cellule tumorali positive alla proteina RANKL. Schillaci è il «corresponding author» dello studio del 2020, di cui risulta responsabile della supervisione, dell’ideazione, della validazione e della prima stesura.

5. Nello studio «Increased 18F–choline PET/CT Uptake in Undifferentiated Prostate Cancers with High Proliferation Index» di Nicoletta Urbano, Manuel Scimeca, Elena Bonanno, Alessandro Mauriello e Orazio Schillaci pubblicato su Cancer Research Reports nel 2020 viene usata un’immagine al microscopio già utilizzata in uno studio sulla rivista Contrast Media & Molecular Imaging del 2018 firmata da Schillaci e collaboratori, di cui il ministro è «corresponding author».

Nella figura 1A dello studio del 2020 l’immagine mostra cellule tumorali della prostata con un’elevata presenza di due proteine (vimentina e Ki67). La stessa immagine nello studio del 2018 si riferiva a cellule positive a una proteina diversa denominata RUNX2.

6. Nello studio «Novel Biological and Molecular Characterization in Radiopharmaceutical Preclinical Design» di Nicoletta Urbano, Manuel Scimeca, Anna Tolomeo, Vincenzo Dimiccoli, Elena Bonanno e Orazio Schillaci pubblicato sul Journal of Clinical Medicine nel 2021 viene usata un’immagine al microscopio presente anche in uno studio del 2019 sull’International Journal of Molecular Sciences, a firma di Schillaci e collaboratori.

Ma nello studio del 2021 si riferisce a cellule di tumore alla prostata mentre nello studio del 2019 a cellule di cancro al seno. Orazio Schillaci risulta responsabile di ideazione, metodologia, supervisione, scrittura, revisione e correzione dello studio del 2021.

7. Nello studio «[99mTc]-Sestamibi Bioaccumulation Can Induce Apoptosis in Breast Cancer Cells: Molecular and Clinical Perspectives» di Nicoletta Urbano, Manuel Scimeca, Rita Bonfiglio, Alessandro Mauriello, Elena Bonanno e Orazio Schillaci pubblicato su Applied Sciences nel 2021 la stessa immagine viene riferita una volta a cellule trattate con un farmaco al momento iniziale dell’esperimento, e nella figura 2I la stessa immagine, ritagliata in modo diverso, si riferisce a cellule non trattate usate come controllo a 120 ore dall’inizio dell’esperimento.

Dello studio il ministro Schillaci risulta «corresponding author» e responsabile dell’ideazione, dei dati, della prima stesura e della supervisione dello studio.

8. Nello studio su «[99Tc]Sestamibi bioaccumulation induces apoptosis in prostate cancer cells: an in vitro study» pubblicato da Nicoletta Urbano, Manuel Scimeca, Elena Bonanno, Rita Bonfiglio, Alessandro Mauriello e Orazio Schillaci sulla rivista Molecular and Cellular Biochemistry nel 2022 le figure 1F e 1H sono la stessa immagine dopo una modifica del colore.

Secondo la didascalia, un’immagine al microscopio elettronico viene utilizzata per illustrare cellule tumorali positive alla proteina «caspasi-3» dopo 120 ore di trattamento con un farmaco. L’altra invece si riferisce a cellule positive a un’altra proteina («AIF») dopo 24 ore di trattamento. Ma un’analisi al computer mostra che si tratta della stessa immagine.

La redazione consiglia:
Pubblica o muori, sperando che nessuno controlli