«Incitamento all’odio e all’ostilità». Con questa accusa in Turchia è stata arrestata Gulsen Bayraktar Colakoglu, 46 anni, star del tecno-pop turco nota semplicemente come Gulsen. Il suo “crimine” un video in cui durante un concerto scherza sulla «perversione» come prodotto dell’educazione ricevuta in delle scuole religiose dell’Imam Hatib, una sorta di istituto statale professionale per Imam.

La cosa ha destato parecchio scandalo all’interno dell’Akp, il partito di maggioranza del presidente Recep Tayyip Erdogan. E Gulsen, che era già stata messa nel mirino dai conservatori per le sue prese di posizione pro-Lgbtq, è finita in cella. Una corte di Istanbul ha disposto che ci resterà, in attesa di processo. Indignazione sulle reti sociali e in una parte dell’opinine pubblica turca.