America 2019. Anno III era Trump. Il confine meridionale, designato fronte di guerra etnica dall’amministrazione sovranista, sanguina: sono 12 i migranti morti nei campi di prigionia da settembre a oggi, un numero imprecisato – ma comunque migliaia – i bambini separati dai genitori e dispersi nel dedalo securitario di  “dissuasione” agli immigrati. Con l’umiliante capitolazione di Andrés Manuel Lopez Obrador, si sta replicando in Messico il modello euro-africano, con campi profughi permanenti ammassati al di là del confine, dove i richiedenti asilo vengono rispediti ad aspettare un’udienza che nella maggior parte dei casi non arriverà mai. Intanto nell’ipertrofico Gulag nazionale,...