Trump si piega, sanzioni contro oligarchi e «troll»
Russiagate Con una mossa a sorpresa, per la prima volta l’amministrazione Trump ha annunciato delle sanzioni alla Russia in relazione all’ingerenza nelle elezioni presidenziali del 2016. Le misure straordinarie riguardano 19 […]
Russiagate Con una mossa a sorpresa, per la prima volta l’amministrazione Trump ha annunciato delle sanzioni alla Russia in relazione all’ingerenza nelle elezioni presidenziali del 2016. Le misure straordinarie riguardano 19 […]
Con una mossa a sorpresa, per la prima volta l’amministrazione Trump ha annunciato delle sanzioni alla Russia in relazione all’ingerenza nelle elezioni presidenziali del 2016.
Le misure straordinarie riguardano 19 persone, perlopiù oligarchi vicini al Cremlino, e 5 organizzazioni, tra cui due agenzie di intelligence, l’Fbs e il Gru, da tempo accusate di essere coinvolte nei tentativi di ingerenza in varie elezioni straniere, e la cosiddetta «fabbrica dei troll» di San Pietroburgo.
TRA I 19 NOMI COMPAIONO i 13 soggetti incriminati dal procuratore speciale Robert Mueller che sta conducendo un’inchiesta sul Russiagate che va avanti ormai da mesi e che ha portato all’incriminazione di diversi collaboratori di Trump, sempre riluttante nell’approvare sanzioni del genere, o anche solo ad ammettere un intervento russo nelle elezioni americane.
Qualcosa è cambiato; parlando con i giornalisti, i funzionari senior hanno dato l’annuncio sulle sanzioni affermando che sono solo una di una serie di azioni «per contrastare l’aggressione della Russia» e che ci saranno altre azioni statunitensi «per contrastare la danneggianti attività russe». Nella sua dichiarazione il Segretario, del Tesoro Steven Munchin ha affermato che le sanzioni fanno parte di uno sforzo più ampio da parte degli Stati uniti per affrontare «gli attacchi nefasti in corso e che provengono dalla Russia», e nell’annunciare le misure, l’amministrazione ha anche rivelato un tentativo russo di penetrare la rete energetica degli Stati uniti e ha affermato che le nuove sanzioni puniranno la partecipazione ad altri importanti attacchi informatici.
LE MISURE ARRIVANO un mese e mezzo dopo che l’amministrazione ha mancato la scadenza imposta dal Congresso per imporre nuove sanzioni, mancanza che aveva portato a interrogarsi sulla reale volontà di Trump di punire Mosca per la sua intrusione informatica.
Le nuove misure, per quanto ritardate, rappresentano la punizione più severa mai applicata da Trump per l’ingerenza elettorale della Russia, ed arrivano ora che l’amministrazione Trump ha deciso di agire insieme a Regno unito, Francia e Germania per denunciare il supposto ruolo di Mosca nell’aggressione con gas nervino in suolo britannico contro un ex agente segreto di Mosca.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento