Trump, fine dei fondi Usa per i rifugiati palestinesi. E via dal Wto, forse
American Psycho L’annuncio ufficiale della decisione arriverà nelle prossime settimane, ma il Washington Post ha anticipato la volontà di Trump di togliere i fondi statunitensi destinati ai rifugiati palestinesi e gestiti dall’Unrwa, […]
American Psycho L’annuncio ufficiale della decisione arriverà nelle prossime settimane, ma il Washington Post ha anticipato la volontà di Trump di togliere i fondi statunitensi destinati ai rifugiati palestinesi e gestiti dall’Unrwa, […]
L’annuncio ufficiale della decisione arriverà nelle prossime settimane, ma il Washington Post ha anticipato la volontà di Trump di togliere i fondi statunitensi destinati ai rifugiati palestinesi e gestiti dall’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente.
TRAMITE QUESTA MOSSA il messaggio che il presidente Usa vuole veicolare è, non solo la propria disapprovazione sul modo in cui l’Unrwa spende i fondi a lei destinati, 1,1 miliardi, ma anche chiedere una riduzione del numero di palestinesi a cui viene riconosciuto lo status di rifugiati.
LA DICHIARAZIONE dell’ambasciatrice Usa all’Onu, Nikki Haley, non poteva essere più chiara: «C’è un infinito numero di rifugiati che continua ad ottenere assistenza» mentre «i palestinesi continuano a colpire l’America», ha detto, specificando, «E dove è l’Arabia Saudita? Dove sono gli Emirati Arabi? Dov’è il Kuwait: non gli importa abbastanza dei palestinesi per offrire soldi in grado di assicurare che ci si prenda cura di questi bambini?»
I TAGLI AI FINANZIAMENTI per l’Unrwa si vanno a sommare ai cambiamenti della linea politica di questa amministrazione, a partire dal riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, e fanno parte del rimodellamento dell’intervento mediorientale degli Stati uniti sotto la presidenza Trump. Ma ieri «The Donald» ha minacciato il ritiro degli Usa perfino dal Wto, istituzione che a Trump non è mai piaciuta; per sua natura l’organizzazione internazionale per il commercio, con il suo carico di accordi multilaterali, va contro gli obiettivi protezionisti del tycoon, che ha nuovamente ribadito di essere pronto a tutto pur di aggirarne le regole a suo dire penalizzanti per gli Stati initi.
NEL CORSO DI UN’INTERVISTA rilasciata a Bloomberg news, il presidente Usa ha ribadito che gli Stati uniti sono pronti a uscire dal Wto, «se non si evolverà».
NON È LA PRIMA VOLTA che viene evocata una decisione in questo senso, già a fine giugno Trump aveva paventato questa mossa, dichiarando che il Wto avrebbe dovuto «cambiare i propri modi», in quanto trattava gli Stati uniti «molto male»; poco dopo il sito Axios aveva scritto che l’amministrazione Trump stava valutando proprio l’uscita dall’organizzazione, ma il segretario americano al Tesoro, Steven Mnuchin, aveva commentato la notizia definendola un rumor molto «esagerato».
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