Tremila persone per opporsi al G7 della salute negata
Ancona La campagna contro il G7 nelle Marche è nata da un’attiva rete di realtà territoriali che hanno costruito nei mesi una mobilitazione con tante iniziative che si stanno concentrando proprio nei giorni del vertice
Ancona La campagna contro il G7 nelle Marche è nata da un’attiva rete di realtà territoriali che hanno costruito nei mesi una mobilitazione con tante iniziative che si stanno concentrando proprio nei giorni del vertice
Tremila persone, ieri ad Ancona, sono scese in piazza contro il G7 della Salute che si sta svolgendo in città. Si sono così alzate le voci di chi non crede più ad una propaganda smentita dalle evidenze, quella del governatore Francesco Acquaroli (FdI), che si fa vanto di un ospedale regionale che per due anni è stato definito «il migliore d’Italia» ma che in realtà è in via di smantellamento a causa di una riforma sanitaria regionale che smonta il modello dell’ospedale unico di primo livello e gli destina solo un terzo del fabbisogno sul personale.
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G7 sanità: la malattia diventa businessLa campagna contro il G7 nelle Marche è nata da un’attiva rete di realtà territoriali che hanno costruito nei mesi una mobilitazione con tante iniziative che si stanno concentrando proprio nei giorni del vertice. Una rete che è stata capace di inglobare anche diversi modi di portare avanti il dissenso, nel rispetto della pluralità, e che ha stretto le sue maglie di fronte ad un modello di salute definito One Health. La camapagna di mobilitazione contro il G7 marchigiano, tra iniziative e manifestazioni, ha anche un respiro internazionale e trasversale sui temi, come dimostrato, tra le altre, anche dalle iniziative promosse sulla questione palestinese e sul Ddl sicurezza.
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