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Tracollo delle pompe di calore: – 47% in Ue

Tracollo delle pompe di calore: – 47% in Ue

Clima Duro colpo alla transizione. Reform Institute: occorrono incentivi

Pubblicato 4 giorni faEdizione del 24 ottobre 2024

«La transizione dell’Europa verso un riscaldamento sostenibile è in fase di stallo a causa del crollo delle vendite di pompe di calore, che mette a rischio la competitività europea e i 170.000 posti di lavoro del settore». Secondo un nuovo rapporto, però, «i governi possono invertire il declino migliorando le politiche relative alle pompe di calore, che consentirebbero anche di ottenere benefici per il clima e ridurre le bollette energetiche delle famiglie».

La classifica europea dei sussidi alle pompe di calore stilata dal Reform Institute, un think tank polacco intersettoriale, rileva che nessuno dei principali mercati europei del riscaldamento sta facendo abbastanza per affrontare il massiccio calo delle vendite: una diminuzione del 47% nella prima metà del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il crollo delle vendite significa che l’Ue potrebbe mancare l’obiettivo di 60 milioni di pompe di calore al 2030 di ben 15 milioni di pompe di calore se le tendenze attuali continueranno. «La posta in gioco è evitare l’emissione di circa 45 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Ciò equivale alle emissioni della Danimarca o di tre compagnie aeree delle dimensioni di Ryanair. Ciò significa che un decimo dei tagli alle emissioni ancora necessari per raggiungere l’obiettivo del 55% fissato per il 2030 non si realizzerà», afferma Aleksander Sniegocki, direttore generale del Reform Institute e coautore della classifica.

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