I finanziamenti da Spinelli ricevuti dal 2015, i voti dei riesini chiesti ai fratelli Testa (sospettati di collusione con la mafia) erano «per Ilaria Cavo, ma non in cambio di posti di lavoro».

I favori in porto? solo «captatio benevolentiae»: 167 domande e 34 «non ricordo» o «non so» durante lequasi 9 ore di interrogatorio del presidente della regione Liguria Toti ai pm sintetizzate in un verbale di 27 pagine.

Non smentisce di avere preso i finanziamenti ma, spiega, erano solo interessi pubblici «con la scrupolosa osservanza delle normative» ha detto il suo avvocato, Stefano Savi.

Per la richiesta di revoca della misura cautelare, però, «è ancora presto» per il legale. Lettura diversa, invece, arriva dalla procura dove fonti sottolineano come l’interrogatorio non avrebbe portato «alcun apporto investigativo. Toti viene in alcuni casi smentito dalle intercettazioni, quando, ad esempio, non mette in correlazione i favori all’imprenditore Aldo Spinelli e i finanziamenti ai partiti».

Più volte, emerge dal verbale, il governatore ha ammesso di avere bussato alla porta dell’imprenditore Spinelli. In un passaggio cruciale, la Procura gli chiede di una conversazione con lui: «Il 17 settembre del 2021 lei afferma: ‘il 29 va la tua roba… ricordati che io sto aspettando anche una mano…eh?». I pm chiedono: «C’era una correlazione tra la pratica del rinnovo e il finanziamento?».

La risposta: «Gli davo una buona notizia e cioè che il 29 andava all’ordine del giorno la sua pratica, e gli reiteravo la richiesta di finanziamento. Non ho posto in relazione le due cose; al massimo era una captatio benevolentiae; volevo fare vedere che mi ero interessato». E le pressioni al Comitato portuale per approvare la proroga di 30 anni per la concessione del Terminal Rinfuse? «Il mio intervento – risponde – avrebbe dovuto essere volto a trovare una soluzione, non c’è alcuna correlazione tra i finanziamenti e la concessione».