Tolti agli ospedali 10 miliardi per finanziare i vaccini di Trump
Stati uniti Il budget girato dall'allora presidente alle industrie farmaceutiche per fare ricerca. Era l'Operation Warp Speed, voluta dal tycoon senza coinvolgere il Congresso. Intanto Biden promette: entro maggio dosi disponibili per tutta la popolazione
Stati uniti Il budget girato dall'allora presidente alle industrie farmaceutiche per fare ricerca. Era l'Operation Warp Speed, voluta dal tycoon senza coinvolgere il Congresso. Intanto Biden promette: entro maggio dosi disponibili per tutta la popolazione
L’amministrazione Trump ha rimosso, senza renderlo noto, 10 miliardi di dollari dal fondo destinato agli ospedali e ad altri fornitori di servizi sanitari per destinarli all’Operazione Warp Speed, la partnership pubblico-privata avviata dal tycoon per facilitare e accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini, terapie e sistemi diagnostici per contrastare il Covid-19.
A renderlo noto è stato il sito di notizie sanitarie Stat, spiegando che il Dipartimento della salute e dei servizi umani ha stornato i fondi dei contribuenti senza avvisare il Congresso. Chip Kahn, ceo della Federation of American Hospitals, ha dichiarato a Stat: «Gli ospedali che necessitano di questi fondi saranno indignati nel sapere che una parte del denaro è stata sottratta, anche se per usi importanti, perché il Congresso era stato chiaro: quel denaro era destinato a fornitori e medici».
Al momento l’amministrazione Biden non ha indicato se la mossa trumpiana si tradurrà in un ridimensionamento dei fondi disponibili per ospedali e altre strutture di assistenza, ora che gli Stati uniti entrano in quella che molti sperano sia la fase finale della pandemia. Le speranze di essere nel round finale nella lotta al coronavirus vengono alimentate dai numeri incoraggianti che mostrano un costante calo delle infezioni, dei ricoverati e dei decessi, mentre i numeri relativi alle somministrazioni dei vaccini sono in aumento.
Durante una conferenza stampa Biden ha annunciato che entro la fine di maggio ci saranno dosi sufficienti di vaccino disponibili per l’intera popolazione adulta degli Stati uniti, e non più entro la fine di luglio, come affermato in precedenza. Le ragioni di questa accelerazione sono state attribuite da Biden alla produzione più rapida del vaccino, risultato di un accordo con il gigante farmaceutico Merck & Co, che collaborerà a produrre il nuovo vaccino monodose di Johnson&Johnson, nell’ambito di un accordo insolito tra multinazionali farmaceutiche mediato dalla Casa bianca.
«Come conseguenza del processo intensificato che ho ordinato e appena delineato – ha detto Biden – questo Paese avrà una quantità sufficiente di vaccini per ogni adulto in America entro la fine di maggio. Questo è un progresso importante».
Biden ha invitato a non allentare ora le misure di contenimento, visto anche il diffondersi delle varianti del virus. Ma l’appello è caduto inascoltato in quattro Stati (Texas, Ohio, Louisiana e Missouri), dove i governatori hanno annunciato di voler andare esattamente nella direzione opposta.
Il primo ad annunciarlo è stato Greg Abbott, governatore super repubblicano del Texas che già dalla prossima settimana toglierà l’obbligo di indossare la mascherina e consentirà alle aziende di operare al 100% della capacità. La decisione di Abbott non è supportata dai numeri, anzi: mentre i casi sono in calo in tutto il Paese, in Texas nelle ultime due settimane sono aumentati del 5%, secondo le statistiche della Johns Hopkins University.
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