Tino Magni, lei ha fatto quindici anni – veri – di fabbrica: dal 1961 al 1976 in una piccola azienda lecchese. È stato prima delegato di fabbrica, poi ha fatto tutta la trafila sindacale nella Fiom fino a diventare segretario nazionale. E domani entra ufficialmente in senato fra i quattro eletti dalla Alleanza Verdi-Sinistra italiana riportando un operaio in parlamento dopo due legislature: gli ultimi furono Antonio Boccuzzi (Pd) della Thyssen di Torino e Antonio Barozzino (Sel) licenziato (e poi reintegrato) dalla Fiat a Melfi. Un piccolo segnale di riscossa per il mondo del lavoro? Per me è una cosa...