Una grande casa nel mezzo della frontiera, due fratelli allevatori, le mandrie, la natura, i cow boy: il tempo sembra essersi fermato tra uomini e cavalli fino a quando un’automobile non attraversa l’orizzonte. Metà anni Venti, Montana, quegli interni cupi di legno e teste di cervo appese alle pareti sono parte di un paesaggio «letterario» come i maschi rudi e sporchi che ridono, bevono, fanno sesso nei saloon di antica memoria con le puttane: una volta sul tavolo ci saltavano i cavalli, racconta Phil coltivando un passato già leggendario di «vero» machismo che persino un bagno caldo minaccia. Lui infatti...