Cercare le motivazioni di un suicidio è sempre esercizio vano ma quello che sta accadendo nelle nostre carceri ha i connotati di una tragedia che non si arresterà finché non si prenderanno le misure caldeggiate dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ormai quasi un anno fa. Tre giovani di 20, 26 e 33 anni, si sono suicidati nelle ultime ore nei penitenziari di tre regioni italiane, diversi tra loro ma con tratti comuni: il sovraffollamento e la mancanza di qualsiasi percorso di reinserimento sociale. Davanti a sé i tre giovani non sempre avevano un fine pena lungo. Ma la...