Detenuti, siamo oltre la condanna Ue
Carcere «Il 77esimo suicidio in carcere è avvenuto oggi (ieri, ndr) a Prato. È un numero sconvolgente, inaccettabile: il Ministro Nordio intanto che fa? Si sta occupando di come separare le […]
Carcere «Il 77esimo suicidio in carcere è avvenuto oggi (ieri, ndr) a Prato. È un numero sconvolgente, inaccettabile: il Ministro Nordio intanto che fa? Si sta occupando di come separare le […]
«Il 77esimo suicidio in carcere è avvenuto oggi (ieri, ndr) a Prato. È un numero sconvolgente, inaccettabile: il Ministro Nordio intanto che fa? Si sta occupando di come separare le carriere dei magistrati o di come imbavagliare la stampa?».
Devis Dori, capogruppo di Avs in commissione Giustizia della Camera, commenta così la morte di un detenuto di 50 anni che scontava una pena per reati «a grande riprovazione sociale e con fine pena fissato al 2030», come riferisce la Uilpa Polizia Penitenziaria.
Mentre l’associazione Antigone annota che «il numero dei detenuti ha superato le 62mila unità (in 51.196 posti regolamentari, di cui 4.445 non realmente disponibili): era dal 2013, cioè dall’anno della sentenza Torreggiani con cui la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo aveva condannato l’Italia per i trattamenti inumani e degradanti generalizzati nelle Carceri italiane, che non si registravano numeri così elevati».
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