Taranto, scuole chiuse per l’inquinamento dell’Ilva
L'ordinanza del sindaco Per la quinta volta in un mese i bambini dovranno restare a casa per il pericolo «wind day», i venti che soffiano le polveri killer. Ma le mamme protestano: «Niente istruzione, così non disturbano l’Ilva»
L'ordinanza del sindaco Per la quinta volta in un mese i bambini dovranno restare a casa per il pericolo «wind day», i venti che soffiano le polveri killer. Ma le mamme protestano: «Niente istruzione, così non disturbano l’Ilva»
Ieri e oggi di nuovo scuole chiuse al quartiere Tamburi di Taranto per i «wind day», i giorni in cui il vento soffia forte da nord-ovest spargendo sulla città polveri pericolose dell’Ilva: dalla prima ordinanza, del 24 ottobre scorso, siamo già al quinto.
I bambini saranno costretti a rimanere chiusi in casa per precauzione, secondo quanto decretato dal sindaco Rinaldo Melucci. Ma intanto molte famiglie si ribellano per i giorni di istruzione che vengono persi: «Niente scuola per i bambini, così non disturbano l’Ilva», scriveva ieri una delle mamme su Facebook.
I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle intanto hanno presentato una mozione chiedendo al sindaco di «ordinare il fermo totale delle attività industriali a ridosso del quartiere Tamburi nei wind day, dagli impianti ai nastri trasportatori che sollevano le polveri minerali spargendole su case, marciapiedi e balconi».
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