Tajani ad Abu Dhabi per fermare i migranti
Immigrazione Torna l’idea dello sviluppo per frenare l’emigrazione, punto di vista che non tiene conto di processi economici neocoloniali e predatori, guerre e autoritarismi legittimati da occidente
Immigrazione Torna l’idea dello sviluppo per frenare l’emigrazione, punto di vista che non tiene conto di processi economici neocoloniali e predatori, guerre e autoritarismi legittimati da occidente
Ad Abu Dhabi in visita ufficiale, il ministro degli esteri italiano Tajani ha esaltato i rapporti tra Italia ed Emirati arabi, a partire dall’«approccio globale alla migrazione, lottando contro i flussi irregolari e il traffico di esseri umani».
In cerca di nuovi alleati per fermare le partenze, perché Roma e Abu Dhabi condividono «le stesse preoccupazioni sulle principali instabilità della regione, tra cui Libia e Tunisia». E gli Emirati, ha aggiunto Tajani, «sono uno degli investitori più importanti» in Africa (tra cui 5 miliardi di euro per un mega progetto edilizio in Tunisia).
Torna l’idea dello sviluppo per frenare l’emigrazione, punto di vista che non tiene conto di processi economici neocoloniali e predatori, guerre e autoritarismi legittimati da occidente.
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