Tsai Ing-wen a New York, Ma Ying-jeou in Cina, jet in modalità da combattimento sullo Stretto. E non più così lontani dalle coste. Taiwan torna in cima all’agenda della contesa tra potenze tra visite incrociate e manovre militari. Ieri pomeriggio, in maniera inusuale, il ministero della Difesa di Taipei ha diffuso un secondo comunicato sulle attività dell’Esercito popolare di liberazione. Segnalando la presenza di 9 aerei oltre la linea mediana (confine non riconosciuto ma ampiamente rispettato fino al viaggio di Nancy Pelosi dello scorso agosto) sui versanti settentrionale, centrale e meridionale «in 5 gruppi di pattugliamento». Di solito, si aspetta...