«Mio padre si chiamava Philbert, un nome molto vittoriano, e una delle ultime cose che mi raccontò prima di morire fu la storia di quando, da migrante, lavorava in Florida negli anni Cinquanta». La voce bassa e ruvida di Steve McQueen risuona nell’enorme spazio buio del Pirelli Hangar Bicocca, parte sonora di Sunshine State, l’opera che dà nome alla mostra milanese (aperta fino a fino luglio), prodotta dall’International Film Festival di Rotterdam e presentata in prima assoluta all’Hangar. IL CINEASTA e artista visuale londinese, premio Oscar nel 2014 per 12 anni schiavo, ha dato alcune chiavi di lettura per la...