Sull’abuso d’ufficio il monito della Commissione europea
Giustizia All’indomani della bocciatura, nella commissione politiche Ue della Camera, della proposta di direttiva europea anticorruzione, da Bruxelles arriva un monito rispetto alla riforma Nordio
Giustizia All’indomani della bocciatura, nella commissione politiche Ue della Camera, della proposta di direttiva europea anticorruzione, da Bruxelles arriva un monito rispetto alla riforma Nordio
All’indomani della bocciatura, nella commissione politiche Ue della Camera, della proposta di direttiva europea anticorruzione, da Bruxelles arriva un monito rispetto alla riforma Nordio per quanto riguarda l’abuso d’ufficio. Un portavoce della Commissione Ue segnala infatti che la riforma «depenalizzerebbe importanti forme di corruzione e potrebbe avere un impatto sull’efficace individuazione e lotta alla corruzione».
Il ddl del governo sarà incardinato la prossima settimana in commissione al Senato, ma perché l’esame del provvedimento entri nel vivo si dovrà aspetterà l’autunno, se non l’inverno. Quella sull’abuso d’ufficio sarà una partita particolarmente tesa perché se da una parte Giorgia Meloni si è impegnata con il presidente Sergio Mattarella a apportare modifiche perché il testo sia coerente con la Costituzione, il voto della maggioranza (e terzopolisti) sulla direttiva Ue è un segnale che sembra andare in un’altra direzione.
Resta l’incognita per quanto riguarda l’intenzione del governo di procedere con la separazione delle carriere. Per il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia sarebbe «un passo verso la sottoposizione al controllo politico» della magistratura.
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