Internazionale

Sudan senza pace. Negoziati sterili, nuove stragi e ritorna il colera

Sudan senza pace. Negoziati sterili,  nuove stragi e ritorna il coleraGinevra, di fronte al luogo in cui si svolgono i colloqui di pace per il Sudan – Ap

Impasse Delegazione governativa oggi al Cairo per sbloccare i negoziati di Ginevra

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 20 agosto 2024

Non decolla il processo di pace immaginato per il Sudan, da 16 mesi in preda a una furiosa guerra civile che vede opposti l’esercito governativo e i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf). Ne è prova l’impasse in cui si dibattono i colloqui in corso a Ginevra con la mediazione di Usa, Arabia saudita e Confederazione elvetica. Colloqui ai quali peraltro non partecipa il governo di Khartum, che oggi invia una delegazione al Cairo per discutere separatamente aspetti utili a sbloccare il negoziato e arrivare almeno a un cessate il fuoco per consentire l’accesso di aiuti umanitari, di cui la popolazione civile ha un disperato bisogno. La buona notizia è che a tale scopo è stato riaperto il valico di Adré, al confine con il Ciad. Mancano ancora però le condizioni di sicurezza per dispiegare gli aiuti.

Khartoum prima di sedersi al tavolo svizzero reclama l’applicazione dell’intesa siglata a Gedda nel maggio 2023. Quando la situazione sul campo era però ben diversa. Oggi le Rsf occupano diverse aree del paese a da mesi assediano nel Nord Darfur la città di El Fasher. Ieri i miliziani sono stati accusati dell’ennesima strage, avvenuta giovedì scorso in un villagio del Sudan centrale, Galgani, con almeno 85 vittime e 150 feriti tra i civili, compresi donne e bambini. E un corollario di orribili abusi, sulla falsariga di quelli che a più riprese sono stati attribuiti a entrambe le parti in conflitto.

La guerra continua inoltre a non essere l’unico flagello che riguarda il Sudan. Continuano le piogge torrenziali che nelle ultime settimane hanno provocato inondazioni e diffuse distruzioni, aggiungendo decine di migliaia di sfollati agli oltre due milioni già provocati dai combattimenti. E ora torna lo spettro del colera, con almeno 22 morti e centinaia di contagi registrati nello stato orientale di Kassala.

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