La salute è un tema di cruciale rilevanza per la sociologia. Ce ne danno conto Simone Sarti e Marco Terraneo, che lavorano presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, nel loro saggio intitolato Studiare la salute. La prospettiva della sociologia (Carocci, pp. 222, euro 22). L

’assunto di fondo è che la malattia non è solo un fatto organico. Numerosi sono i legami tra malattia e società e le dimensioni sociali della malattia: le malattie variano a seconda delle epoche e delle condizioni sociali; la malattia e la salute si definiscono in funzione delle esigenze e delle attese legate all’ambiente in cui si vive, alle relazioni familiari e professionali; le modalità di risposta alla malattia e le forme di cura sono socialmente condizionate. Le disuguaglianze sociali nella salute costituiscono una delle forme di ingiustizia sociale più grave.

LA SALUTE riconosciuta come uno dei diritti fondamentali dell’essere umano, dovrebbe essere garantita a tutti, tuttavia, le disuguaglianze sociali continuano a generare disuguaglianze nella salute. Lo Stato e le Regioni dovrebbero proporsi di adottare una strategia di lungo termine per ridurre le disparità nella salute e nella qualità sociale della vita. La medicina sociale, indagando i nessi esistenti tra malattie e fattori sociali e consolidando l’idea di malattia come fatto sociale, ha contribuito a creare il contesto favorevole per lo sviluppo delle scienze sociali.

Oggi la sociologia della salute è un campo dinamico che comprende una pluralità di prospettive e affronta molteplici temi, spaziando dallo studio dei servizi sanitari e delle organizzazioni sviluppate per la cura dei malati, allo studio della professione medica e del rapporto medico-paziente. Mentre nella medicina occidentale la salute viene tendenzialmente descritta come assenza di malattia e come qualcosa di obiettivamente accertabile, la sociologia adotta un approccio più comprensivo e una definizione multidimensionale di salute. Così la definizione sociologica di salute si avvicina a quella adottata nel 1946 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale: «La salute si configura come uno stato di completo benessere, fisico, mentale e sociale e non va intesa semplicemente come assenza di malattia o infermità».

LA DIMENSIONE OGGETTIVA della salute è intrecciata con quella normativa. Un esempio in questo senso è costituito dal processo di medicalizzazione, ovvero quel processo in cui la conoscenza medica viene applicata a comportamenti che non sono immediatamente riconducibili alla biologia, ma sopra i quali la medicina esercita ugualmente un controllo. In questo contesto, il processo di medicalizzazione implica l’imposizione del modello medico nel definire e trattare anche problemi intrinsecamente sociali. Come scrivono Simone Sarti e Marco Terraneo, autori del saggio, «La ricchezza dello sguardo sociologico si mostra in tutta la sua forza nel momento in cui si confronta con fenomeni eterogenei che impongono sfide di elevata complessità, multidimensionali, come è la salute».