«Trovo dentro me come cipolla/ E infatti possiedo tanti strati/ Così tanti che per me è difficile scriverli./ Sono buono ma anche cattivo/ Giusto ma anche sbagliato/ Onesto ma anche bugiardo/ Coraggioso ma fifone/ Determinato ma anche no/ Amo il bene, ma adoro il male/ Sono tutto quello che voglio essere./ Forse un giorno capirò…». È dall’«Ascolto» di se stessi e degli altri, di chi ha sbagliato e di chi ha subito l’errore, delle vittime e dei carnefici, dell’essere e del voler essere, che nascono testi come questi, scritto da uno dei ragazzi dell’Istituto penale per i minorenni (Ipm) «Malaspina»...