«Speriamo nel meglio, ma come fatto negli ultimi 22 mesi ci aspettiamo il peggio». Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia sintetizza in poche battute il clima alla vigilia della terza udienza del processo a Patrick Zaki. SI SVOLGE OGGI, a Mansoura, la sua città natale sul Delta del Nilo. Qui lo studente egiziano dell’Università di Bologna è stato da poco trasferito dalla prigione di Tora, al Cairo, suo «domicilio» forzato dal marzo 2020, appena un mese dopo il suo arresto all’aeroporto del Cairo, di rientro dall’Italia per una visita alla famiglia. Dopo mesi di carcere preventivo, rinnovato con crudele...