I recenti annunciati progressi politici in Libia non possono nascondere le profonde crepe di un Paese devastato prima dalla guerra della Nato anti-Gheddafi 10 anni fa e poi da anni di violenti divisioni interne culminate nel 2019 con l’operazione (fallita) del generale cirenaico Haftar contro Tripoli. E così non deve sorprendere che, a distanza di pochi giorni dal possibile voto di fiducia al nuovo governo di unità nazionale diretto dal neo-premier Dabaiba che dovrebbe traghettare alle elezioni del prossimo 24 dicembre, la Libia sia sprofondata di nuovo nel caos domenica pomeriggio quando il ministro degli Interni del Governo di Accordo...