La settimana prossima il presidente del governo en funciones (cioè ad interim fino alla nomina del prossimo governo), Pedro Sánchez, inizierà un primo rapido giro di consultazioni formali con popolari, Ciudadanos e Unidas Podemos, in questo ordine. Tutti sanno che nelle prossime settimane non verrà presa alcuna decisione: le elezioni del 26 maggio incombono, i partiti si giocano tutto il potere territoriale, in tutti i comuni spagnoli e in 12 delle 17 regioni, oltre alla rappresentazione europea. Ma qualche primo segnale bisogna pur darlo e Sánchez, più che aprire davvero i negoziati, vuole trasmettere l’immagine «presidenziale» e la centralità politica...