Soldi alle armi e non all’automotive «green»: Urso chiede indietro gli spiccioli
Il caso Economia di guerra: il ministro delle imprese si è accorto che il taglio di 4,6 miliardi all'auto non è "made in Italy" e chiede a Giorgetti di non dare tutti i soldi ai cannoni. Emendamento Avs per chiedere il ripristino del fondo
Il caso Economia di guerra: il ministro delle imprese si è accorto che il taglio di 4,6 miliardi all'auto non è "made in Italy" e chiede a Giorgetti di non dare tutti i soldi ai cannoni. Emendamento Avs per chiedere il ripristino del fondo
C’è stato un momento ieri in cui il ministro Adolfo Urso si è reso conto che il taglio di 4,6 miliardi di euro al fondo per lo sviluppo della transizione ecologica del settore automotive è poco «made in Italy».
E così ha chiesto qualche spicciolo indietro al ministro dell’economia Giorgetti che ha trasferito le risorse verso la difesa. «Valuteremo con il ministro dell’economia, nel percorso della manovra, se sarà possibile incrementare il fondo – ha detto Urso – Vi è stata una riduzione nei prossimi anni ma ho già assicurato che tutte le risorse che sarà possibile destinare saranno destinate al sostegno alle imprese della filiera».
La redazione consiglia:
Il futuro è in guerra: 32 miliardi ai militari, 13 in più per le armi«Rivedere il taglio è una scelta obbligata per evitare il crollo del sistema industriale – ha risposto Vinicio Peluffo (Pd)- Urso dovrebbe ribellarsi al commissariamento di fatto da parte di Giorgetti oppure fare un passo indietro. La sua permanenza al governo mette a rischio il futuro del settore industriale nazionale. Alleanza Verdi sinistra presenterà un emendamento alla manovra per ripristinare il fondo: «Vogliamo vedere in faccia chi voterà per l’economia di guerra e la fine dell’automotive».
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