La chiusura dei confini, l’interruzione delle catene globali di approvvigionamento, il blocco progressivo e velocissimo delle attività economiche e sociali («lock down») disposto dalle direttive governative per il contrasto della diffusione del «Coronavirus» stanno creando un’«economia di guerra». Lo ha detto ieri il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. Tanto più diventano stretti i criteri dell’emergenza, tanto più si crea una crisi verticale dell’offerta che, a sua volta, prosciuga la domanda e, in tempi non troppo lunghi, si rischia di innescare una reazione a catena che può portare a una restrizione dell’offerta di credito da parte delle banche nei confronti di famiglie...