Si torna in piazza per la Palestina, appello per la partecipazione
Cortei Nella Capitale l’appuntamento organizzato dal Movimento degli Studenti Palestinesi, dall’Associazione dei palestinesi in Italia-Api e dalla Comunità Palestinese d’Italia è alle 15 a Piazzale Ostiense
Cortei Nella Capitale l’appuntamento organizzato dal Movimento degli Studenti Palestinesi, dall’Associazione dei palestinesi in Italia-Api e dalla Comunità Palestinese d’Italia è alle 15 a Piazzale Ostiense
Manifestazioni in tutta Italia, oggi, in solidarietà con la Palestina, per condannare l’attacco armato israeliano in Libano e chiedere il cessate il fuoco. Il corteo principale sarà a Roma ma diverse iniziative sono previste in altre città, da Sassari a Firenze.
Nella Capitale l’appuntamento organizzato dal Movimento degli Studenti Palestinesi, dall’Associazione dei palestinesi in Italia-Api e dalla Comunità Palestinese d’Italia è alle 15 a Piazzale Ostiense. «Oggi saremo in piazza – ha detto il presidente della comunità palestinese di Roma e del Lazio, Yousef Salman – per dire ciò che dovevano dire anche il 5 ottobre: no a questa maledetta guerra, stop al genocidio, stop ai bombardamenti israeliani sulla popolazione. Chiediamo anche all’Italia, all’Europa e ai Paesi che non hanno ancora riconosciuto lo stato di Palestina, di farlo». Tra le 28 realtà che hanno aderito anche Arci, Cred (Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia), Un ponte per e Anpi Roma e Lazio. «La storia ci sta giudicando – spiegano dall’Arci – Non possiamo rinchiuderci nel caldo delle nostre convinzioni: a Gaza, in Cisgiordania, in Libano come in Ucraina e in Russia si continua a morire, diciamo basta a questo orrore».
Un Ponte per, pur specificando che ritiene la piattaforma di convocazione parziale, sostiene sia opportuno «che le forze democratiche, della società civile, dell’associazionismo e del movimento per la pace italiano non lascino soli i palestinesi: è necessario, anche di fronte al tentativo di criminalizzare il dissenso alla guerra, che ci sia un atto di generosità per estendere a settori sempre più larghi della società, l’opposizione a ciò che sta avvenendo in Medio Oriente». A sostenere i manifestanti anche l’Anpi che con la Rete degli Studenti Medi del Lazio e l’Udu Roma, sarà in piazza per «esprimere vicinanza e solidarietà al popolo palestinese e condanna per ciò che è successo e sta succedendo».
Un appello alla partecipazione è stato anche inviato da una serie di intellettuali e docenti universitari tra cui Ginevra Bompiani, Raniero La Valle, Pier Giorgio Ardeni, Maurizio Acerbo, Giacomo Anelli, Piero Bevilacqua, Raul Mordenti, Luisa Morgantini, Alessandro Ferretti. Alla manifestazione ha aderito anche la Rete European Jews for Palestine, composta da numerosi collettivi ebraici presenti in vari paesi europei che «rifiutano i crimini di Israele contro il popolo palestinese e l’ideologia suprematista ebraica dello stato sionista». «Nel giorno dello Yom Kippur – hanno scritto – siamo in piazza in quanto ebrei per dimostrare la nostra solidarietà al popolo palestinese (e a tutte le vittime libanesi, yemenite, israeliane, etc) e perché siamo stanchi che l’antisemitismo venga strumentalizzato per silenziare le critiche ad Israele».
In piazza anche i collettivi universitari che avevano già partecipato alla manifestazione, vietata dalla Questura, dello scorso 5 novembre, finita con cariche della polizia e idranti.
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