La parola magica è dialogo. Per salvare gli afghani o per lavare la coscienza di chi ha occupato per vent’anni il paese e ora fugge lasciando la situazione che aveva trovato al suo arrivo: l’emirato dei taleban. C’è chi sostiene che bisogna trattare con il nemico, quindi i taleban. In questo caso gli Usa sono in pole position per aver negoziato (che cosa non è del tutto chiaro, c’erano e ci sono clausole rimaste segrete) con il nuovo capo di Kabul, il mullah Abdul Ghani Baradar a Doha. Tuttavia i sostenitori del dialogo dicono con chi (taleban) ma non su...