Nonostante la resistenza opposta dal giorno dell’attentato a Donald Trump dalla direttrice del Secret service (l’agenzia del governo Usa incaricata della sicurezza dei presidenti), Kimberly Cheatle ha dovuto infine cedere e rassegnare le sue dimissioni, arrivate ieri. «In quanto vostra direttrice – scrive in una lettera ai suoi dipendenti – mi assumo la piena responsabilità della falla nella sicurezza. Alla luce degli eventi recenti, è con un cuore pesante che ho preso la difficile decisione di dare le dimissioni da vostra direttrice».

LA FALLA nella sicurezza, naturalmente, è il tentativo di omicidio contro Donald Trump al rally in Pennsylvania del 13 luglio. Da subito le domande su come fosse stato possibile che una persona armata fosse arrivata così vicino a uccidere l’ex presidente (assassinando nel processo uno spettatore del comizio e ferendo altre persone) si sono imposte con urgenza, e lunedì Cheatle è stata sottoposta a un fuoco di fila bipartisan al Congresso, dove era stata convocata per rendere conto dell’incidente dall’House Oversight Committee. Durante l’interrogazione parlamentare, durata quattro ore e mezza, Cheatle ha continuato a opporre resistenza alle richieste di rassegnare le dimissioni – «Credo di essere la persona più qualificata per il ruolo» – e ha aggiunto che «il livello di sicurezza fornito all’ex presidente è aumentato molto prima della campagna». Tuttavia, un report del Washington Post di pochi giorni prima dettagliava come diverse richieste – di personale e attrezzature aggiuntive – della squadra incaricata della protezione di Trump fossero state negate citando insufficienze economiche e di personale dell’agenzia.

A TANTE domande sui dettagli di quanto è accaduto il 13 luglio – «un fallimento» dell’agenzia, ha dovuto ammettere -, Cheatle si è detta impossibilitata a rispondere a causa delle molteplici indagini in corso, fra cui un’inchiesta interna della durata di 60 giorni. «L’idea di un report che verrà pubblicato in 60 giorni quando il clima di minaccia è così alto negli Stati uniti, a prescindere dal partito, è inaccettabile», ha commentato la deputata dem Alexandria Ocasio Cortez. Il suo collega Jamie Raskin – più alto membro democratico del Comitato – si è unito al presidente dell’Oversight Committee, il repubblicano James Comer, nel chiedere a Cheatle un passo indietro: «La direttrice ha perso la fiducia del Congresso in un momento particolarmente urgente e delicato nella storia del Paese».
I parlamentari Gop, come era prevedibile, non hanno rinunciato a contaminare l’interrogazione di propaganda e disinformazione, a partire dalla falsa affermazione attribuita a Cheatle di volere un terzo del personale del Secret service al femminile.

LA DIRETTRICE aveva affermato in passato di voler portare maggiore diversità all’agenzia, cosa che il repubblicano Glenn Grothman ha ricondotto alla frenesia, nata subito dopo l’attentato, sulle donne del team di sicurezza in servizio quel giorno. Una prova, secondo decine di post social e dichiarazioni, del fallimento delle politiche Dei (Diversity, equity and inclusion) nonché, nella visione retrograda del mondo di buona parte del partito, dell’inadeguatezza delle donne a ricoprire ruoli legati alla sicurezza. «Lei è una storia horror Dei», ha detto a Cheatle il parlamentare Gop Tim Burchett. «Alcuni repubblicani hanno usato questo momento per attaccare i progressi verso la giustizia razziale e l’uguaglianza di genere in America. Deludente, ma non sorprendente», ha commentato la deputata dem Ayanna Pressley. «All’indomani di un episodio di violenza armata e della tragica perdita di una vita, i repubblicani ignorano soluzioni» come la riforma del possesso di armi «e piuttosto sciorinano luoghi comuni sessisti».

DOPO LE DIMISSIONI di Cheatle, lo speaker Gop della Camera Mike Johnson e il leader dem Hakeem Jeffries hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui annunciano la formazione di una Commissione d’inchiesta bipartisan (7 repubblicani, 6 dem) sull’attentato. «La task force – scrivono – avrà l’autorità di emanare mandati di comparizione e lavorerà rapidamente per scoprire i fatti, accertare che vengano attribuite le responsabilità, e assicurare che simili fallimenti non si ripetano più».