La comunità scientifica è ancora scossa dopo l’inchiesta pubblicata da Science. La rivista ha accusato il francese Sylvain Lesné, uno dei principali ricercatori sul morbo di Alzheimer, di aver pubblicato dati manipolati dal 2006, indirizzando verso un vicolo cieco la ricerca di una cura. E questo spiegherebbe perché dopo molti anni di studi non vi siano farmaci davvero efficaci contro la malattia. Il caso Lesné ha riacceso l’attenzione sul problema delle frodi scientifiche. È un tema aperto anche per chi deve valutare i farmaci come Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).     Professor Magrini, come fermare...