Senza confini: il Festival delle Colline torinesi
Torna dal 14 ottobre al 5 novembre la nuova edizione del Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea con un’anteprima prevista il 10 ottobre.
Nel cartellone 5 prime, 6 produzioni, 16 spettacoli, 26 giorni di programmazione e 41 recite. Il titolo dell’edizione 2023 è «Confini-sconfinamenti» e fa riferimento al confine geografico, che viene superato in caso di migrazione, di fuga dal proprio paese. Esuli,profughi, migranti, rifugiati, espatriati, sono termini, quasi equivalenti, che vengono spesso adoperati per identificare persone che hanno lasciato il loro paese d’origine,varcato uno o più confini, a seguito di guerre, calamità, persecuzioni.
«L’ESPATRIO – spiega la direzione artistica del festival, come necessità individuale o collettiva, è antico come il mondo, ma nel ventesimo e ventunesimo secolo ha assunto caratteristiche ben precise, correlate, ad esempio,all’avvento di dittature o a sommovimenti politici».
Il Libano è il paese ospite e Lina Majdalanie e Rabih Mroué sono i protagonisti della monografia d’artista ‘23. Lo spettacolo inaugurale Harteqat, di Lina e Rabih, una sorta di manifesto dell’edizione 2023, propone tre racconti di sconfinamenti. Dalla Palestina verso il Libano di Izdihar, dal Libano verso altri paesi, dalla propria obbligata identità di genere ad altra. Viene evocata anche la figura di Hannah Arendt.
Maggiori informazioni e programma completo del festival sul sito: www.festivaldellecolline.it
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