Le politiche di governo hanno reciso, nel corso dell’ultimo ventennio, il filo della condivisione dei saperi, delle passioni, delle memorie, hanno ridotto drasticamente gli spazi di accesso alla conoscenza e trasformato scuole e università da territori di costruzione di cittadinanza a luoghi di indottrinamento di competenze per consumatori o produttori economici. La “Buona scuola”, voluta dai designers della governamentalità dell’era Renzi e diligentemente applicata dalla ministra Fedeli, si rivolge ai docenti come a operatori di problem solving, promotori di auto-imprenditorialità competitiva e animatori digitali in una scuola che è definitivamente un’azienda. La richiesta di moratoria della Legge 107 che viene...