Scoppia la pace tra Raggi e Calenda. I lavoratori in piazza contestano: «Noi esclusi»
Tavolo su Roma Al Mise riunite tutte le istituzioni e le forze sociali: al via la cabina di regia su 5 aree. Promessi 600 nuovi bus. Sotto il ministero il presidio Sky, Almaviva, Alitalia, Aci Informatica, Eutelia
Tavolo su Roma Al Mise riunite tutte le istituzioni e le forze sociali: al via la cabina di regia su 5 aree. Promessi 600 nuovi bus. Sotto il ministero il presidio Sky, Almaviva, Alitalia, Aci Informatica, Eutelia
Scoppia la pace fra il governo e Virginia Raggi. Il tavolo per Roma che stava per essere «sconvocato» – Calenda dixit (30 settembre) – si è tenuto ieri pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico tra il tripudio generale, in primis della sindaca di Roma: «Ottimo rapporto e lavoro, bella sinergia». Opinione confermata dal ministro: «Abbiamo fatto un’analisi di merito puntuale con tutti, un bellissimo avvio».
Un tripudio di palazzo visto che all’esterno le migliaia di lavoratori licenziati e licenziandi nelle tante vertenze dell’ultimo anno – Almaviva, Sky, Alitalia, Aci informatica, Agile ex Eutelia – si aspettavano risposte che non sono arrivate. Soprattutto per i lavoratori Sky che ieri scioperavano unitariamente contro un’azienda che va via da Roma nonostante utili record. Per loro c’è la promessa di Calenda ad incontrarli la prossima settimana: un incontro di pura prammatica.
Molti gli striscioni esposti su Via Veneto, tra cui «Basta ricatti, basta sfruttamento», «Sky licenzia Roma» e i cori: «Scendi giù, scendi giù a parlare a tu per tu». La rabbia dei lavoratori è forte: «Sono due ore che siamo qui dove la sindaca Raggi e il ministro Calenda stanno tutti parlando della crisi che riguarda Roma, hanno detto che queste aziende sono temi cruciali per la città, sono preoccupati – afferma un lavoratore – ma in realtà di questi lavoratori non importa nulla. Abbiano scritto alla sindaca e al ministro ma non ci hanno risposto». «Il tavolo su Roma va fatto al cimitero, volete soltanto il lavoro nero», era invece lo slogan dei lavoratori di Aci informatica. mentre su via Molise erano invece radunati i lavoratori di Sky dei sindacati confederali ed Agile ex-Eutelia della Fiom.
Camionette della polizia presidiavano l’ingresso al Mise da entrambi i lati. «Il ministro Calenda ha aspettato che si compisse lo sfacelo per convocare questo tavolo – ha detto Guido Lutrario della Usb imbracciando il megafono – mentre l’amministrazione comunale non si rende conto che la Capitale è allo sbando e quella regionale fa scelte sbagliate. È inaccettabile che questo tavolo sia fatto con i soliti noti: in questo tavolo ci devono stare i lavoratori».
«Capisco i lavoratori e la loro delusione perché oggi in realtà non è successo niente per loro – commenta il segretario della Cgil Roma Michele Azzola – ma come ho spiegato loro all’uscita, il tavolo che noi abbiamo chiesto è l’unico modo per uscire da questo declino e dare anche a loro una prospettiva reale. Il confronto è stato positivo perché il metodo è positivo: riunire tutte le istituzioni e discutere per aree tematiche diventando operativi in tempi strettissimi».
Le aree tematiche proposte dal ministro Calenda sono: mobilità, turismo, rigenerazione urbana, filiere ad alto valore aggiunto e competitività – a cui la Cgil ha chiesto di aggiungere anche il tema dei rifiuti.
Se Calenda aveva chiesto a Raggi di non arrivare con «la lista della spesa», qualche concessione l’ha dovuta pur fare. In questa categoria rientra la promessa di ministero, Regione Lazio del possibile finanziamento di 600 nuovi autobus per il derelitto trasporto pubblico locale a partire da Atac.
«Contenti del nuovo clima» anche gli altri partecipanti: i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Camusso, Furlan e Barbagallo), il presidente della Camera di commercio Lorenzo Tagliavanti e il vicesindaco Luca Bergamo, e i rappresentanti di Unindustria e Confcommercio.
Il nodo delle risorse per rilanciare la città è quello decisivo. E la loro quantità è assai variabile: si va dai mirabolanti 3 miliardi conteggiati inserendo i 2,6 miliardi per le opere già inserite nel Patto per il Lazio firmato da Zingaretti e Renzi più i 300 milioni di risorse comunali di un piano quinquennale, ai più realistici 500 milioni, tutti provenienti da capitoli di spesa già previsti e ancora non spesi.
La «cabina di regia» partirà la prossima settimana quando i tecnici degli enti coinvolti dovranno inviare le proposte concrete e si intavolerà un piano industriale vero e proprio. Il tavolo si riunirà poi al massimo livello il 17 novembre.
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