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Sciopero degli attori, il tempo scade oggi

Sciopero degli attori, il tempo scade oggiSeth MacFarlane

Hollywood Un ultimo incontro in extremis con gli studios per trovare l'accordo sui contratti, presente anche un mediatore federale. Le produzioni già ferme per lo sciopero degli sceneggiatori

Pubblicato più di un anno faEdizione del 13 luglio 2023

«Un ultimo disperato tentativo di evitare lo sciopero» è la definizione scelta da «Variety» per l’incontro in extremis tra il sindacato degli attori e delle attrici di Hollywood Sag-Aftra e i principali studi cinematografici. Il contratto triennale, su cui manca l’accordo, è infatti scaduto lo scorso 30 giugno. Il sindacato aveva deciso di accettare una proroga fino al 12 luglio, ma ha già fatto sapere che non si andrà oltre. Potrebbe quindi scattare oggi lo sciopero se in queste ore non avverrà una svolta nelle trattative.

LA MOBILITAZIONE è così temuta che un mediatore federale sarà presente all’incontro: «Come per molti conflitti di contrattazione collettiva a impatto nazionale, è stato richiesto e inviato un mediatore altamente qualificato. Rimaniamo preparati e impegnati a aiutare entrambe le parti a risolvere in modo costruttivo la loro controversia» fanno sapere dal Federal Mediation and Conciliation Service.
D’altronde, il sindacato Sag-Aftra rappresenta 160.000 performers, e se decidessero di entrare in sciopero si aggiungerebbero ai colleghi sceneggiatori e sceneggiatrici, che hanno «incrociato le penne» lo scorso maggio – anche loro insoddisfatti della proposte per il nuovo contratto triennale – e che continuano a presidiare con picchetti i principali studios. Insomma, il problema per l’industria potrebbe rivelarsi enorme considerati i danni già causati dai numerosi show e serie televisive cancellati in questi due mesi di sciopero. Gli effetti si percepiranno in maniera più forte nella prossima stagione, ma tra le nuove produzioni rinviate ci sono 1923 (prequel della serie Yellowstone), Metropolis (adattamento del film di Fritz Lang voluto da Apple Tv+), The Penguin (serie spin-off di Batman); tra quelle già affermate stanno conoscendo uno stop Evil, Stranger Things, Cobra Kai, Yellowjackets, Abbott Elementary. Tra le figure che si sono esposte, lo sceneggiatore e doppiatore Seth MacFarlane – creatore de I Griffin e co-creatore di American Dad – ha affermato che non tornerà a lavoro fino a quando non verrà trovato un accordo.
Sempre «Variety» riporta che i rapporti tra Sag-Aftra e gli studios si sono fatti particolarmente tesi in questi ultimi giorni. L’accordo manca ancora sul salario minimo, sui diritti legati allo streaming e sulla protezione nei confronti dell’intelligenza artificiale.
Ieri gli altri sindacati dell’industria dell’intrattenimento hanno scritto un comunicato congiunto in solidarietà con i colleghi e colleghe performers: «Siamo uniti per impedire alle mega-corporazioni di erodere le condizioni per cui abbiamo lottato per decenni», affermano.

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