Non sarà come lo sciopero che bloccherà lo scalo aeroportuale Gatwick a Londra per otto giorni al fine di sradicare la piaga dei bassi salari, ma quello che si terrà oggi in Italia per otto ore dalle 10 alle 18 nei servizi di «handling» e quello dei lavoratori di Air Malta, Ryan Air e Vueling dalle 12 alle 16 si inquadra nella stessa cornice: rinnovare i contratti, quello «Assohandlers» è fermo da sette anni, aumentare i salari, rispettare le professionalità. Tutti elementi fondamentali per la dignità della forza lavoro in un settore colpito profondamente dai lockdown durante la pandemia. Quando ha ricominciato a crescere, pompando l’industria globale del turismo, i lavoratori hanno visto restringersi i già non troppo ampi diritti a loro disposizione. Da tempo nel settore si registrano migliaia di licenziamenti, mancati adeguamenti salariali, esasperazione per turni e dei carichi di lavoro massacranti.

A indire la protesta sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Ugl trasporto aereo e Usb Lavoro Privato–Trasporto Aereo. Il mancato rinnovo del contratto Assohandlers, scaduto nel 2016 «è diventato inaccettabile – sostengono Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporto Aereo – E’ necessario arrivare ad un rinnovo contrattuale che determini un vero recupero salariale e che dia dignità alle migliaia di lavoratori e lavoratrici. Va assecondato un rinnovo contrattuale che riconosca dignità salariale, tutele sociali e qualità della vita dei lavoratori». «Occorre spingere sulle richieste della piattaforma per alzare i salari di 300 euro sui tabellari, per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali, per ottenere 10 euro di salario minimo, per avere le necessarie riforme nel settore, turnazioni accettabili, diritti e salute» ha aggiunto Usb.

Lo sciopero dei piloti della compagnia Malta Air che opera i voli di Ryanair, e quello dei piloti e degli assistenti di volo di Vueling, è contro gli «accordi assolutamente inadeguati e poco rispettosi della professionalità del personale navigante». Nel caso di Ryanair si chiede una rapida nostra convocazione per riaprire il confronto e ridefinire i termini contrattuali. In quello di Vueling la Filt Cgil protesta contro l’indisponibilità dell’azienda ad avere «sane e costruttive relazioni industriali con l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa».

Nello scalo di Fiumicino a Roma dovrebbero essere cancellati 130-140 voli. Sono assicurati 12 voli intercontinentali e quelli in partenza dalle 7 alle 10 nella fascia di tutela. Assicurati i voli nazionali in arrivo dall’Italia partiti prima dell’inizio dello sciopero. A Napoli 118 i voli cancellati, 50 negli aeroporti sardi. Solo Ita Airways ha cancellato 133 voli e assicura che il 40% dei viaggiatori riuscirà a volare nella stessa giornata.

A differenza dello sciopero dimezzato di 12 ore nel settore ferroviario, tramite la precettazione di giovedì, il ministro delle infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini non è riuscito a fare desistere dalla protesta. La settimana prossima ha convocato un tavolo tra aziende e sindacati.

Salvini è nervoso per il successo dello sciopero (adesioni medie dell’80%) e ieri ha negato di avere danneggiato pesantemente il diritto di sciopero. Tra l’altro in una protesta annunciata da più di un mese durante il quale non ha fatto nulla. E ha preso il rinvio della valutazione del ricorso della Filt Cgil davanti al Tar come una prova della sua «ragionevolezza». E ora passerà ai taxi. Il Tar, ha ricordato la Filt Cgil, esaminerà la questione il 4 settembre. Non è finita.