Con un appello già sottoscritto da un migliaio di firme, ricercatori e giornalisti scientifici russi prendono le distanze da Putin e dall’attacco all’Ucraina. «Questa scelta fatale conduce a pesanti perdite umane e compromette le fondamenta di un solido sistema di sicurezza internazionale». L’appello è durissimo con il presidente russo e non gli concede giustificazioni: «La responsabilità di aver intrapreso una nuova guerra in Europa ricade interamente sulla Russia. Questa guerra non ha basi razionali» scrivono gli scienziati, che respingono la retorica della «denazificazione» dell’Ucraina. «Rispettiamo la sorvranità dell’Ucraina, che si fonda su istituzioni realmente democratiche. Riteniamo comprensibile la scelta europea...