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Schlein lancia la piazza di novembre: «Serve un’alternativa a Meloni»

Schlein lancia la piazza di novembre: «Serve un’alternativa a Meloni»Elly Schlein – Ansa

Manovra La leader Pd tenta di mettere insieme le opposizioni sulla sanità: «Fermiamo lo scempio». I distinguo di Calenda e del M5S. Marina Sereni: «Sulla salute molti i punti che ci uniscono: subito un tavolo comune»

Pubblicato circa un anno faEdizione del 5 ottobre 2023

Elly Schlein non molla sulla sanità pubblica. Ieri ha riunito la segreteria Pd, oggi è prevista la direzione in cui annuncerà una manifestazione di piazza a Roma per l’11 novembre. In difesa del Ssn ma anche sui temi economici e sociali.

UNA SORTA DI EMBRIONE di piattaforma politica per una «alternativa di governo». Alla manifestazione (si pensa a piazza del Popolo) saranno invitate le altre opposizioni, ma si tratta di una iniziativa targata Pd. Un nodo per dare seguito all’«estate militante» con un autunno di mobilitazione. «Dobbiamo stare nella carne viva delle disuguaglianze, che il governo sta aumentando», spiega la segretaria. «Dobbiamo rimanere nella concretezza: non ci deve interessare fare polemiche nelle stanze della politica, ma riguadagnare la fiducia di chi non vota più».

SCHLEIN È CONSAPEVOLE della difficoltà dei rapporti tra le opposizioni. Ma invita tutti i potenziali alleati a fare uno sforzo in più. «Tutti devono sentire la responsabilità di costruire un’alternativa alla destra. Per noi questo percorso deve andare avanti. Basta incontrare per strada le persone che ci hanno votato: ci chiedono di costruire convergenze. Abbiamo la responsabilità di costruire un’alternativa alla destra: io la sento e quindi sono massimamente unitaria, pur nelle nostre differenze».

SULLA SANITÀ, IN PARTICOLARE, la leader Pd ribadisce: «È un terreno su cui sono possibili convergenze, perchè siamo tutti preoccupati dai tagli che sta portando avanti il governo Meloni. Dobbiamo fermare lo scempio dello smantellamento della Sanità pubblica». Come? Schlein indica alcune proposte: aumento del Fondo sanitario, via il tetto alle assunzioni e investire sulla sanità territoriale. «Sono fronti su cui si possono costruire convergenze».

IN CASA PD NESSUNO si illude che le distanze e i dispetti tra i potenziali alleati, in particolare tra dem e M5S, diminuiranno da qui alle europee. E neppure dopo. E tuttavia Schlein ha dato l’input di non alimentare le polemiche. Di concentrare tutto il fuoco contro le destre. Calenda sulla sanità pare convinto della necessità di unire le forze: «C’è spazio per una proposta comune delle opposizioni: abbiamo fatto un piano, lo abbiamo condiviso con il Pd, poi il Pd è sparito. Ieri ho sentito Schlein, le ho detto “c’è la legge di bilancio, scriviamo una proposta comune delle opposizioni”».

Conte si smarca: «Sulla sanità metteremo a fuoco le nostre proposte e poi ci confronteremo, ma se uno va prima in tv a dire “queste sono le nostre proposte”… non può funzionare così”», la stoccata a Calenda. «Il metodo che abbiamo usato sul salario minimo è che prima ci si confronta e poi si parla in tv dell’accordo raggiunto». Seconda stoccata a Calenda: «Per noi finanziare i privati per le cure non va bene». Azione infatti ha proposto un piano da 2 miliardi per rimborsare ai cittadini da tempo in attesa gli esami clinici svolti in ambulatori privati.

UNA PROPOSTA CHE suscita dubbi anche dentro il Pd. La segretaria ha proposto un investimento da 4 miliardi l’anno per 5 anni, in linea con quanto chiesto dallo stesso ministro della Salute Schillaci e da alcuni governatori di centrodestra come Massimiliano Fedriga. L’obiettivo è una spesa sanitaria che torni al 7% del Pil, più vicina alla media europea, mentre le stime del governo si fermano al 6,2%.

La responsabile salute del Pd Marina Sereni continua a lavorare per una proposta comune delle opposizioni e pensa di convocare un tavolo la prossima settimana, dopo un primo giro di consultazioni: «Non vedo differenze sostanziali tra le opposizioni. Di fronte ai tagli che il governo ha confermato, sia con la Nadef che con le parole della premier, non si capirebbe se non riuscissimo a trovare una proposta comune: è responsabilità di tutti sedersi al tavolo, siamo d’accordo sull’aumento del fondo sanitario e sullo sblocco delle assunzioni». Prima tappa sabato nella piazza Cgil: Pd, verdi e sinistra ci saranno, Conte non dovrebbe far parte della delegazione 5s, Calenda fuori dai radar dopo lo scontro con Landini.

SCHLEIN TORNA ANCHE sulla violenze della polizia contro i giovani manifestanti martedì a Torino. «Si chiarisca quello che è accaduto, abbiamo visto scene di repressione contro giovani che protestavano legittimamente. Ci aspettiamo una parola dalla premier e presenteremo una interrogazione al ministro degli Interni Piantedosi». D’accordo anche Calenda: «Quando lo Stato usa la forza su dei ragazzi che manifestano, vuol dire che lo Stato ha fallito. Punto».

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