Dopo Verdi se Sinistra italiana anche Pd e M5S chiedono al ministro della Salute Orazio Schillaci di fare piena luce sulle anomalie scoperte dal manifesto nella sua attività di ricercatore e nelle sue pubblicazioni scientifiche. Per i dem interviene l’ex sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa: «Le notizie relative alle ricerche del professor Schillaci richiedono certamente un rigoroso approfondimento da parte della comunità scientifica, ed è il professore a dover chiarire in prima persona la questione che lo riguarda. Ogni equivoco deve essere chiarito».

SULLA STESSA LINEA ANCHE i deputati e senatori 5S delle commissioni Affari sociali: «La questione è sicuramente seria e impone che il ministro faccia piena chiarezza. Le accuse che gli vengono rivolte sono gravi e attendiamo di capire quale sia il suo ruolo nella vicenda», il commento dei parlamentari. «Le spiegazioni fornite finora dal ministro non sono sufficienti e crediamo che sia prima di tutto nel suo interesse chiarire quanto accaduto».

PER I VERDI QUANTO emerso finora, e il rilievo dato alla notizia da prestigiose riviste scientifiche internazionali come Science, è sufficiente per chiedere l’uscita del titolare della Salute dalla squadra di governo: «Le giustificazioni del ministro sono a dir poco ridicole. Stiamo parlando di un ministro che ha firmato centinaia di articoli scientifici e che ora si nasconde dietro la scusa di non essere “esperto di microscopia elettronica”», l’attacco di Angelo Bonelli. «Onestamente, questo è un comportamento inaccettabile per chiunque abbia una posizione di potere e responsabilità, specialmente in un settore cruciale come la salute pubblica».

BONELLI CHIEDE ANCHE alla premier Meloni di «chiarire la vicenda». «Il governo venga in Parlamento a fornire spiegazioni. In Germania la ministra Franziska Giffey si è dimessa per aver copiato parte di una tesi di dottorato; il neuroscienziato Marc Trevor Tessier-Lavigne ha lasciato la presidenza dell’Università di Stanford perché le immagini di alcune ricerche erano state truccate: nel mondo ci si dimette di fronte a fatti di questo genere, in Italia no. E il ministro Schillaci continua a ignorare il grave problema che lo riguarda». «Altri Paesi europei – conclude Bonelli – hanno standard di difesa dell’integrità delle istituzioni che da noi mancano. Il ministro non ha chiarito nulla e dovrebbe seguire l’esempio e dimettersi».

IERI IL MINISTRO È STATO accolto alla festa di Italia Viva sul litorale laziale, dove non gli è stata posta alcuna domanda sulla vicenda. Schillaci ha fornito generiche rassicurazioni sulla possibilità di nuovi investimenti sul servizio sanitario. «Ho parlato con Giorgetti e lo dovrò rivedere. La sanità va oltre i partiti e la pandemia ha dimostrato quando sia importante il Servizio sanitario nazionale». Numeri sugli eventuali investimenti nella prossima manovra non ne ha forniti. Quanto ai nuovi vaccini, ha spiegato che saranno raccomandati per «le persone più fragili». «Faremo una campagna su questo, ma non ci vuole terrorismo, perché la malattia è diversa». Mi spiace però che si parli tanto di Covid lasciando da parte tanti altri temi importanti». Un merito del virus è «aver rimesso al centro l’importanza della sanità».

Ospite dei renziani, il ministro si è prodotto in una difesa della sanità privata: «Se guardo ad altri Paesi in fondo non siamo messi così male. Credo che serva più equità ma il privato puro per chi ha possibilità economiche c’è: noi non dobbiamo demonizzare quello, ma fare in modo che tutti i cittadini abbiano una sanità efficiente».